venerdì 7 gennaio 2022

SALUTIAMO IL 2021 CON IL SORRISO

SALUTIAMO IL 2021 CON IL SORRISO 
Fondo 
i migliori sempre noi. 

Alex e la sua Fam.
Sempre il mio sport preferito Bike!

Da Silvia per il suo compleanno 27.09.1994
con la nostra nipotina CICA.
Grande festa dei 70anni di Gianni dal De Tarczal mancava Carmelo Silvia e Tobia.
ecco il mio sport nell'anno 2021 delle varie attività e sport vari.
Noi siamo riuscite io e mamma  a viaggiare nonostante il covid.
Loro hanno trovato il loro equilibrio e sono felici e contenti. PROGETTI in corso e decisi a portarli a termine . Fieri della loro casetta e esser in Gran Canarie.

Leo lavora dall' Ugolini una cantina felicissimo si è comperato la macchina e ora è indipendente fa pure il dije per divertirsi al "tret"
27.09.1994 compleanno di Silvia festeggiato con noi.
x Silvy buon compleanno  
Non ho bisogno di te.
 Non ho spazi vuoti da riempire, ho spazi da condividere. 
Non mi aspetto che tu mi renda felice, 
desidero sorridere della tua gioia e farti sorridere della mia. 
Sono completa anche senza di te. 
Non morirò se andrai via, non smetterai di essere felice se andrò via. 
Non ti carico della responsabilità della mia personale soddisfazione, ti accolgo come specchio e messaggero, ti offro i miei occhi per indagare nei tuoi. 
Non ti lego nè mi lascio legare dal bisogno di essere sempre vicina, 
dalla paura dell'abbandono. 
Io non sono sola senza di te.
 Siamo due meravigliosi e preziosi universi, completi, perfetti, che si incontrano per star bene. 
Non chiuderò porte e finestre per tenerti accanto a me, 
non ti permetterò di limitare il mio volo. 
Onoro la tua libertà scegliendo ogni giorno la mia.
mamma Marcy ❤
L'estate passata a far lavori alla casa a Cornè imbiancato e fatto isolazione nei garage e volti aiutati da Carmelo. Rifatto la facciata con rete sotto da Luciano .
Aurelio ha fatto i poggioli e steccato della terrazza di mamma e imbiancato il dietro esterno della casa.
Io sono stata un mese da Silvia per avviare i nuovi progetti che stanno andando a gonfie vele . Felicissima.
Sicuramente con sto Covid la vita è più impegnativa ma il tutto è vivibile bene sempre con giusta causa. 



Silvia felicissima che ci prepara il pranzo di Natale .
“Ho contato i miei anni 59 al 31.12.2021 ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.

Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.

Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatta e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. 

In attesa di fare chiarezza su tamponi, tracciamenti, nuovi protocolli e relative modalità di attuazione con gli organi competenti, salutiamo questo 2021 con alcune considerazioni di ordine sparso.

Fare l’excursus dell’anno che si appresta a terminare è da masochisti, impavidi o analizzatori seriali (della qual categoria faccio degnamente parte). In breve abbiamo visto: cambiare Governo, vaccinare pochissimo, vaccinare tantissimo, la regola per cui con 2 dosi di vaccino sei protetto per un anno, la nuova categoria umana del “noVax”, la variante Delta, le vacanze estive non troppo vacanziere (sempre per la variante Delta), riapertura di tutte le attività al grido di #maipiùlockdown, l’inizio della scuola con l’hastag #maipiùindad, protocolli variabili con un passo avanti e uno indietro (stile Governo precedente), terza dose di vaccino perché con 2 in effetti non stavamo bene un anno, forse 9 mesi..6 mesi..5..4.., GreenPass, SuperGreenPass, SuperMegaUltraGigaGreenPass (anche qui trovo delle pericolose somiglianze con il precedente Governo.. ma in effetti, a pensarci bene, è cambiato il Premier ma per il resto son sempre loro), variante Omicron, obbligo GreenPass per forze dell’ordine, personale sanitario e scuola, obbligo vaccinale si-no-forse, quarantene per tutti, quarantene per nessuno. E i fragili? Eh vabbè non possiamo pensare a tutto. E siamo arrivati al 31 dicembre 2021 (saltando sicuramente passaggi salienti e nodi focali ma non volevo infierire).

Lo scorso 31 dicembre eravamo tutti convinti che questo anno, seppur complesso, ci avrebbe visti “rinascere” ed in qualche modo non possiamo negare sia effettivamente accaduto. Molti di noi, una volta vaccinati, si sono finalmente sentiti liberi di tornare a sperare, pianificare, programmare, guardare al futuro. Solo che questo futuro ce lo eravamo immaginato più a lungo termine.

Le Istituzioni dall’inizio di questo inferno non hanno capito che il vero segreto del successo è essere sinceri. Ora, vuoi per cattiva comunicazione (cosa che a questo punto diventa inaccettabile), vuoi per eccessiva fiducia nel futuro, nella vita, nel mondo (per la serie “mica potrà dire sempre sfiga, no?!”), vuoi perché a partorire i protocolli sono gli stessi che li partorivano lo scorso anno, negli ultimi tempi è quasi meglio non sapere ed affidarsi al caso, che poi più o meno è l’ultimo protocollo uscito.

Chiusure no perché non ci sono ristori sufficienti, scuole chiuse no perché la dad non è “scuola”, tamponi ni perché le strutture non sono attrezzate a questi numeri (perché prevenire non è un’ipotesi): cosa c’è di scientifico e cosa c’è di politico in queste posizioni?

Siamo passati da quarantena se incontri per strada un positivo a nessuna quarantena se sei asintomatico (cioè positivo senza sintomi), triplamente vaccinato e con il positivo ci abiti insieme. Basta che usi la ffp2. Ah, ecco. E allora qualche virologo, mica io che non son nessuno, chiede: e i fragili come li proteggi? Ormai abbiamo capito che con tripla dose una persona in salute, per lo più, non ha problemi da Covid (non sempre ma molto spesso) mentre a riempire le corsie degli ospedali sono sì i novax ma anche i suddetti fragili (cioè quelli che per età o precedenti comorbidità possono non essere del tutto coperti dall’efficacia del vaccino e che, per altro, il booster lo hanno fatto già da 3 mesi ed è praticamente ora facciano il SuperBooster). Ed è vero che i positivi sono stati 126888, dato del 30/12/2021 con “solo” 156 decessi ma vicino a questo numero, 156, mi infastidisce proprio metterci l’aggettivo “solo”. Perché dopo 2 anni muoiono ancora 150 persone al giorno di covid e secondo quanto ci dice la scienza sono persone non vacciante (molto spesso per scelta) e persone fragili (sicuramente non per scelta). Come li proteggi questi fragili? Per esempio, loro, anche se non sono sempre anziani, spesso sono giovani ed avrebbero parecchio da vivere, possono chiudersi in casa in un volontario autolockdown visto che non c’è, sembra, possibilità reale che siano i “rischi” ad essere chiusi dentro, perché suvvia è una limitazione della libertà, allora chiudiamo dentro quelli che loro malgrado sono in una situazione più rischiosa, che si sono affidati, che si apprestano a fare il quarto buco (spesso non senza postumi). Non protestano in nessuna piazza, non riempiono i salotti tv, possono tacere e riempire i loro di salotti di dissenso e solitudine.

Se la nuova idea, signori del Governo, contrariamente a quanto vari scienziati provano timidamente a suggerire, è far circolare il virus il più possibile sperando diventi endemico, mettendo però a rischio chi veramente rischia beh abbiate coraggio e ditecelo ma sappiate che state dando ragione ai signori del “NO”: in fondo la vita è mia e scelgo io come rischiare di morire se guidando a 300km/h sulla neve in montagna o prendendo il Covid-19, se l’unica sfera considerata è il singolo e non la comunità, beh, allora..

Che poi i signori del “NO” al vaccino, non parlo di chi non può (pochissimi), dicono no perché è sperimentale (che poi cosa si intende per sperimentale se riferito alla fialetta più somministrata nella storia..), perché non si conoscono gli effetti a lungo termine (perché invece di tutti gli altri vaccini si), perché potrebbe far male e perchè chissà se farà bene? A tutti voi una riflessione: se ad una persona qualunque viene diagnosticato un tumore e viene prescritta la chemioterapia qualcuno obietta? Solitamente no. Eppure, sappiamo esattamente e da molto tempo che il contenuto delle fiale di chemio devastano l’organismo per uccidere il “mostro”, ti bruciano dentro e, ahimè, il sacrificio non sempre garantisce la salvezza ma sicuramente sappiamo che questo veleno è l’unico strumento per provarci. Non ho ancora mai sentito di movimenti NoCheemio.

Ma tornando al covid per fortuna che è un virus educato e Omicron ci ha usato la cortesia di esplodere con le scuole chiuse. Chi osa immaginare cosa accadrà il 7 gennaio? Perché pensarci ora sarebbe proprio chiedere troppo, prima il Cenone, poi la scuola. La dad no perché è il marchio di fabbrica di questo Governo (più per principio che altro, lasciatemelo dire), distanziamenti no perché oggettivamente non ci sono strutture idonee quindi teniamoci il centimetro (non il metro) boccale. Però ffp2 per tutti, questo ci salverà (con i 5 milioni stanziati le ffp2 le prendiamo dal 7 gennaio al 12, poi?). Vaccini per i bambini? Ho la sensazione che la campagna vaccinale non sia stata particolarmente florida ma anche per questo abbiamo tempo, riapriamo la scuola esattamente nella stessa condizione in cui l’abbiamo chiusa e aspettiamo che la situazione sia al collasso poi ci pensiamo. Intanto anche per la scuola ridotti tracciamento e quarantena. Non arrivi a tracciare? Facile! Traccia di meno!

Obbligo di greenpass per i luoghi di lavoro sul tavolo della cabina di regia. Il Presidente Draghi ha fatto sapere ai partiti che per le feste ha lasciato correre ma prima dell’Epifania, che tutte le feste si porta via, bisogna metterci una pezza, come direbbe la Befana stessa. Obbligo vaccinale? Di difficilissima realizzazione per vari motivi: non si può controllare casa per casa e costringere chi non ha fatto il picco a recarsi al punto vaccinale, intasato, più vicino. Inoltre, e questa sarebbe forse l’unica argomentazione decente del popolo NoVax ma chiaramente la meno usata, per fare un obbligo ci vuole una firma: togli la firma del vaccinando sul foglio illustrativo con lo scarico di responsabilità e metti la firma dello Stato che, credendo nel vaccino che ti richiede di fare (scientificamente parlando, non in senso mistico), si assume la responsabilità di eventuali eventi avversi che ormai, Stato mio, saranno anche finiti avendo circa il 90% della popolazione già vaccinata. Prendiamo coraggio?

Quindi salutiamo questo 2021 con contagi in più, decessi in meno e poche speranze circa le regole del futuro perché, pur avendo preso posizioni importanti fin qui, posizioni che sembrava ci avessero quasi schermato dai guai, sul più bello abbiamo dimostrato che ancora oggi non c’è capacità previsionale, non sappiamo prevenire, ascoltiamo gli scienziati al bisogno, come le pillole per dormire e anche quando dobbiamo andare a risolvere una situazione al limite lo facciamo sempre un giorno più tardi.

L’augurio di questa Rubrica è che, al netto di questo gran caos, senza retorica, ognuno di noi possa riscoprire le cose per cui vale la pena trovando il coraggio di dire no e insieme di rischiare fino all’ultimo respiro per tutto ciò che vale. Che sia l’amore, la famiglia, il lavoro. Auguro a tutti noi la capacità di scegliere anche quando le scelte che facciano possono essere dure e poco comprese ma se necessarie vanno fatte. Auguro ad ognuno di noi la voglia di guardare a “domani” come una nuova scoperta anche se vissuto nella “solita” routine. Auguro un 2022 che sia un po’ più bello del 2021: per alcuni ci vuole poco ma anche quel poco vale; per altri sarà difficile perché magari in questo anno hanno trovato l’amore o ricevuto il dono di un figlio. Un po’ di miele anche per Che poi Diciamocelo perché i momenti di bilanci mi rendono più buona. Purchè si parli di bilanci e non di bilancia. 
E come da tradizione: 
Buona fine, buon inizio… a te e famiglia!

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