giovedì 27 settembre 2018

BUON COMPLEANNO SILVIA

Te e Cica i miei gioiellini lontani ma sempre vicini.
Se tu solo sapessi quanto mi manchi.Non c’è giorno che passi e non ti pensi, spesso con le lacrime agli occhi... sei sempre più bella, più divertente, più... matta.
 Ma cosa darei per potermi accoccolare vicino a te sul divano a guardate la tv.
 anch'io voglio una fetta di torta che ti ha fatto trovare Nicola per colazione
                                    e vedrai le sorprese non finiranno !!!!
Per il compleanno di Silvia arriva all'aereoporto di Las Palmas Bea e Antonio 
Nicola li va a prendere e fa una sorpresa a Silvia.
 Felicissima Silvia mi chiama e me li fa vedere rideva come non mai. Con loro festeggia il compleanno al mare. e Poi in piscina dell'Hotel dove alloggiano.
                  Bellissimi eccoli qui che se la godono sereni e contenti.
Beatrice e Silvia Felicissime amiche/sorelle!
        I legami più profondi non sono fatti  ne corde ne di nodi eppure nessuno li                                                                 rompe!
Beatrice e Antonio!

ora sei una donna !!! Diciamolo pure indipendente auguri Alla perla più brillante che c è ♥️😘♥️👍

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Silvietta Bruss Grazieee ❤️😘😬
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martedì 18 settembre 2018

alzhaimer importante!! dott. Pizzinini

Michele Pizzinini
2 h ·
L’eccesso di zuccheri può portare all’Alzheimer?
dal giornale l'Adige del 18/09/2018

Settembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione su una malattia importante come l’Alzheimer ed in particolare il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale, istituita fin dal 1994 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’Alzheimer è una grave forma di demenza senile che conta in Italia circa 800.000 casi ed in Trentino colpisce circa 7.000 persone. E’ una malattia degenerativa del cervello che si caratterizza per un’importante perdita di memoria che in fase terminale impedisce alle persone di svolgere anche le più normali e semplici attività quotidiane.
E’ una patologia in costante crescita, anche a causa del continuo aumento dell’età della popolazione; con una prevalenza maggiore nel sesso femminile piuttosto che in quello maschile, che ha un notevole impatto socio-sanitario per la continua assistenza di cui questi ammalati necessitano.
Un crescente numero di ricerche ipotizza che ci sia una forte connessione tra la dieta e il rischio di sviluppare l'Alzheimer, attraverso percorsi simili a quelli che causano il diabete tipo 2. Nei primi mesi del 2005, quando i ricercatori hanno scoperto che, oltre al pancreas, anche il cervello produce insulina, e che questa insulina cerebrale è necessaria per la sopravvivenza delle cellule nervose, l'Alzheimer è stato definito, forse anche in maniera un po’ provocatoria, «diabete di tipo 3».
L’insulina nel cervello, oltre a favorire l’assorbimento del glucosio circolante, regola anche l’attività dei vari neurotrasmettitori, sostanze indispensabili per un corretto funzionamento del sistema nervoso, fondamentali per l’apprendimento e la memoria.
Si è sempre pensato che il cervello utilizzasse come unico substrato energetico il glucosio, ma in realtà funziona anche bruciando altri carburanti, quali i chetoni, sostanze che il nostro corpo produce in grandi quantità in corso di digiuno. I corpi chetonici sono “frammenti” dei grassi che sono bruciati velocemente, ed hanno una carica energetica simile a quella degli zuccheri.
Secondo alcuni lavori recenti, l'Alzheimer e altri disturbi cerebrali possono in gran parte essere causati dalla combustione costante e unica di glucosio. I risultati suggeriscono che, anche se non si è diabetici, il consumo di zucchero può comunque peggiorare la memoria.
In sostanza sta diventando sempre più chiaro che lo stesso processo patologico che porta al diabete di tipo senile può valere anche per il cervello. Se nei primi cinquant’anni della nostra vita abusiamo di zuccheri il cervello, oltre al pancreas, viene sopraffatto dai livelli costantemente elevati di glucosio che possono portare ad un deterioramento della capacità di pensiero e della memoria, causando alla fine danni permanenti al cervello.
La mancanza di cure ci impone di puntare tutto sulla prevenzione di questa malattia, perché pensare ad intervento dietetico solo dopo che la malattia si sia sviluppata è un po’ come chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati. L’unica vera soluzione è evitare che insorga l’Alzheimer!
Voglio darvi sinteticamente le principali raccomandazioni dietetiche per mantenere un cervello sano.
Evitate il più possibile gli zuccheri semplici, preferite i cereali integrali e state attenti a non eccedere anche con il fruttosio, ovvero non mangiate più di 2 porzioni di frutta al giorno.
Mangiate regolarmente verdura cotta e cruda per mantenere un buon apporto di vitamine, sali minerali, ed in particolare di acido folico, una vitamina che deve il suo nome per essere presente soprattutto nelle verdure a foglia.
Non abolite la carne ed in genere le proteine animali, perché il cervello per funzionare bene, ha bisogno di vitamina B12, vitamina che non è presente nei cibi di origine vegetale.
Mettete tanto colore nella vostra alimentazione e mangiate i piccoli frutti per la loro abbondante diponibilità di polifenoli antiossidanti.
Fate attività fisica almeno 4-5 volte alla settimana per favorire un maggior smaltimento di zuccheri e favorire l’insulinosensibilità dei muscoli (i muscoli diventano più sensibili all’azione dell’insulina).
L’attività fisica all’aperto e una regolare esposizione al sole favoriscono anche la produzione di vitamina D. In alternativa, se i valori di vitamina D fossero bassi, pensate anche ad un’integrazione.
L’ultimo suggerimento che vi posso dare è quello di provare occasionalmente a digiunare. Si è osservato che dopo 16-18 ore di digiuno l’organismo attiva un processo detto di autofagia. Autofagia significa letteralmente mangiare se stessi; ovvero quando il nostro organismo percepisce un calo dell’apporto energetico entra in una modalità di risparmio ed inizia a smaltire corpuscoli cellulari danneggiati e proteine inutilizzabili. E’ un po’ come se facesse pulizie in casa e bruciasse tutto ciò che è rotto o che non gli serve. Questo meccanismo, nell’Alzheimer, potrebbe essere particolarmente importante, perché questa malattia si caratterizza proprio per l’eccessivo accumulo di una proteina “inutile”, detta beta-amiloide, che a lungo andare blocca la trasmissione elettrica dei neuroni e ne impedisce la corretta funzionalità.

sabato 15 settembre 2018

03.08.18 PICCOLI GRANDI CAMBIAMENTI PAPA'

Non ho bisogno di vederti camminare come prima 
mi basta vederti sorridere, 

ho voglia di te felice e sereno. 
Non ho spazi vuoti da riempire, 
ho spazi da condividere con te papà. 
Non mi aspetto che tu mi renda felice, 
desidero sorridere della tua gioia e farti sorridere della mia. 
Non sono tua e non sei mio. 
Sono completa anche senza di te, sei perfetto anche senza di me. 
Non morirò se andrai via, ma sentirò la tua mancanza. 
Non ti carico della responsabilità di farmi felice mi basta un tuo sorriso, 
ti offro i miei occhi per indagare nei tuoi. 

Non ti lego a me sentimentalmente, dalla paura dell'abbandono. 
Io non sono sola senza di te, sarai sempre con me. 
Siamo due meravigliosi e preziosi universi con strade diverse, ma con la stessa meta.
Non chiuderò porte e finestre per tenerti accanto a me, non limerò il tuo volo. Onoro la tua libertà scegliendo ogni giorno la mia. ❤ tvb papà sei forte papà. 



Lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio, 1830

La lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio

La lettera di Abraham Lincoln all'insegnante di suo figlio

La lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio scritta in occasione del suo primo giorno di scuola …
MILANO – Abrham Lincoln fu un politico e avvocato statunitense e il 16esimo presidente Usa, il primo appartenente al partito repubblicano. Pose fine alla schiavitù con la ratifica del XIII emendamento della costituzione a stelle e strisce nel 1865. Questa è una celebre lettera che Lincoln inviò a all’insegnante di suo figlio il primo giorno di scuola. Dalla lettera emerge l’importanza data alla figura dell’insegnante e alla formazione, dove la scuola si eleva a guida fondamentale per un individuo. Di seguito, la lettera completa tratta da Orizzonte Scuola.
“Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà Fede, Amore e Coraggio. Quindi, maestro caro, la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrà conoscere. Gli trasferisca l’insegnamento, ma con dolcezza, se può. Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto c’è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati valgono molto di più di un dollaro trovato; a scuola, o maestro, è di gran lunga più onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure. Gli faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i più facili da vincere.
Lo conduca lontano, se può, dall’invidia, e gli insegni il segreto della pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a comprendere che non c’è vergogna nel pianto, e che può esserci grandezza nell’insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei cinici. Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di riflettere sull’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non seguire la folla quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a filtrare quello che ode con lo schermo della verità e a prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull’anima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda che cosa può fare. È un bimbetto così grazioso, ed è mio figlio”. 

Lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio, 1830