sabato 18 gennaio 2014

1 1GENNAIO 2014 SILVIA E MAIA








  

OGGI GRANDI AVVENIMENTI E SORPRESE. E’ NATA MAIA LA FIGLIA DEI FESTI ANDREA E FRANCESCA.
Pensa che ieri sera siamo stati a cena dal Smorza tutta la compagnia fino mezzanotte e la mattina alle sei era in ospedale alle 9 e 45 è nata che bello!!! Io E GREG stavamo facendo la nostra risalita e arriva sms che è nata stupenda notizia.
   

MA LA SORPRESA PIU’ GRANDE E’ STATO L’ARRIVO DI SILVIA E DANIEL A CASA ALLE 17 DI POMERIGGIOOO.
NN CI CREDO ANCORA MI TELEFONA RENZO DICENDO CHE PASSA SCHINO A PORTARMI DUE SCATOLE PER SILVIA E DANIEL. ARRIVA SCHINO E MI DICE VIENI CHE MI AIUTI A PORTARLE DENTRO …ECO APRE IL BAULE E CHE MI TROVO ??? SILVIA E DANIEL UN BLOCCO ALLO STOMACO NON PINGEVO NON RIDEVO NN SAPEVO PIU’ CHE FARE O DIRE….SONO ENTRATI  ZAINI E VALIGIA IN SALA, PAROLE DISCORSI NN RICORDO NULLA..DANIEL SE NE VA CON SCHINO IO E SILVIA DAI NONNI . SILVIA VOLEVA ANDARE DAI NONNI DI CORSA E COSI MENTRE ANDAVAMO TELEFONA A AURELIO CHE ERA AL LAVORO LE DICO ..HO UNA SORPRESA , ME LA DICI DOPO SONO DA UN  CLIENTE GIRO I PHONE VEDE NELLA VIDEOCAMERA SILVIA NON PENSA PIU’ AL CLIENTE E DICE MA COME??? MA COME??? DOVEVI STAR VIA CHE VENIVO A TROVARTI,,E GIU’ CHIACCHERE. ARRIVATE DAI NONNI ANCHE LA NONNA LA ABBRACCIA E LE DICE MA COME ….MA COME ??? BACI E ABBRACCI ANCHE COL NONNO E ZIO NICOLA E TUTTI FELICI CENIAMO.
DOPO CENA PORTO SILVIA A ROVERETO DOVE DENISE AVEVA PREPARATO LA SORPRESA A TUTTI I SUOI AMICI IN BRIONE. IO VADO DAL COA A FESTEGGIARE MAIA E SUL TARDI SILVIA E DANIEL PASSANO A SALUTARE TUTTI I MIEI AMICI …CHE BELLO E CHE SERANOTA.!!!!

Grazie Silvia grazie Daniel vi voglio un bene dell’animaaaaaaaaaaaaaa!!!!!



C'è una tribù in Africa, dove la data di nascita di un figlio non viene conteggiato da quando nasce, né da quando è concepito, ma dal giorno in cui il bambino era un pensiero nella mente di sua madre. E quando una donna decide che avrà un bambino, va fuori e si siede sotto un albero, da sola , e ascolta fino a quando può sentire il canto del bambino che vuole venire. E dopo aver sentito la canzone di questo bambino, lei torna da colui che sarà il padre del bambino, e la insegna a lui. E poi, quando fanno l'amore per concepire fisicamente il bambino, per un po' di tempo cantano la canzone del bambino, come un modo per invitarlo.
E poi, quando la madre è incinta, insegna la canzone del bambino alle levatrici e alle vecchie donne del villaggio, in modo che quando il bambino è nato, le donne anziane e le persone intorno a lei cantino la canzone del bambino per accoglierlo. E poi, come il bambino cresce, agli altri abitanti del villaggio viene insegnata la canzone del bambino. Se il bambino cade, o si fa male al ginocchio, qualcuno lo raccoglie e gli canta il suo canto. O se il bambino fa qualcosa di meraviglioso, o partecipa ai riti della pubertà, allora come un modo per onorare questa persona, la gente del villaggio canta la sua canzone.
Nella tribù africana c'è un'altra occasione su cui gli abitanti del villaggio cantano al bambino. Se in qualsiasi momento durante la sua vita, la persona commette un crimine o un atto sociale aberrante, l'individuo è chiamato al centro del paese e le persone della comunità formano un cerchio intorno a lui o lei e poi gli cantano la sua canzone. La tribù riconosce che la correzione per un comportamento antisociale non è la punizione, ma è l'amore e il ricordo della propria identità. Quando si riconosce la propria canzone, sparisce la voglia o il bisogno di fare cose che possano ferire un altro.
E va così la loro vita. Nel matrimonio, le canzoni sono cantate, insieme. E infine, quando questo bambino è sdraiato sul letto, pronto a morire, tutti gli abitanti del villaggio conoscono il suo canto, e cantano, per l'ultima volta, il canto a quella persona. (Ines)

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