giovedì 29 marzo 2018

Non conosco omissione di emozione.
Non so cosa significhi nascondere un impeto di rabbia, di gelosia, di gioia o di delusione. 
Manifesto sempre tutto.
Sempre e a qualunque costo.
Non conosco orgoglio e non ne faccio uso.
Non tollero le strategie e non le metto in atto.
Chi mi conosce nella vita di tutti i giorni, sa che da me non arriveranno mai colpi bassi.
Non soltanto perché mi fanno schifo, ma perché sono abituata a dire sempre tutto e a non avere portavoce.
Che dire tutto non significa dover essere per forza aggressivi.
Qualche volta può significare anche soltanto avere il coraggio dei propri pensieri ed esprimerli con decisione, senza per questo diventare irrispettosi.

Chi dice tutto, non ha mai parole che avanzano.
Ecco, di me posso svelare questo. 
Non ho mai parole che mi restano incastrate nella lingua.
O peggio, nel cuore.
Che a tenere dentro le parole, io potrei impazzire.
Ecco perchè quando smetto di parlare, smetto per davvero.
Non è che fingo per vedere l'effetto che fa sull'altro. 
Di barare non me ne importa niente, non me n'è mai importato.
E quando pare che non me ne freghi un cazzo, vuol dire che non me ne frega proprio un cazzo.

Io sono esattamente quello che si vede e non mi preoccupa l'idea di essere me stessa.
Facciamocene una ragione di questo.

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