DIZIONARIO SPORTIVO
Triathlon
Uno sport, in forte ascesa a livello mondiale anche tra le star, composto da tre discipline di resistenza: nuoto, bici, corsa. Lo si pratica per stare in forma evitando routine sportive troppo noiose. Difficile e faticoso? Non sembrebbe. Due esperti ci spiegano tutti i lati positivi
Daniele Moraglia, co-owner di Sport Time sottolinea che: “Il grande fascino di questo sport è determinato anche dal fatto che si gareggia in posti da favola, come il mitico Ironman delle Hawaii, la finale mondiale che ogni anno porta circa 2000 atleti nelle isole statunitensi. O in Italia: a Pescara, l'Ironman Italy, a Rimini e in Sardegna (Forte Village, vicino a Pula) dove ci sono due tappe del Challenge Half Ironman. Per chi vuole iniziare da distanze corte, alla portata di tutti, può consultare sul sito Fitri il calendario completo della stagione 2014".
1. A chi si rivolge il Triathlon?
"Se questa domanda fosse rivolta a me", dice Sandro di Runlovers e tri-atleta, "risponderei che il triathlon è per gente che si annoia facilmente nel fare un solo sport. Correre è bellissimo, la bici dà meravigliose scariche di adrenalina e il nuoto è rilassante. Però ciascuno di questi sport fatto e ripetuto singolarmente può avere anche i suoi lati negativi: provate, per esempio, a pensare a chi nuota fissando per ore la riga blu sul fondo della piscina! Con l'allenamento, poi, diventa la cosa più naturale del mondo. Possono praticarlo bambini, giovani, adulti, donne e uomini: ci sono distanze per tutti. Oltretutto, lavorando su distanze relativamente brevi e differenziando lo sforzo, è uno sport di resistenza che sviluppa in modo completo il fisico senza causare particolari scompensi".
2. Come si prepara
Sandro di Runlovers: "Partiamo dal presupposto che il triathlon non sia la somma di nuoto, bici e corsa bensì un solo sport. Generalmente ci si iscrive a una società affiliata FITRI con allenatori qualificati che calibrano i carichi di lavoro sulla base delle caratteristiche di ciascun atleta. Ci si allena almeno 4 volte a settimana (2 per la disciplina dove sei meno forte, 1 + 1 per le altre due discipline), il bello è che allenandoti su specialità diverse ci si diverte sempre". Daniele Moraglia di Sport Time aggiunge: "Il bello del triathlon è poter variare, così se un giorno piove e non potete uscire in bici, c’è sempre il nuoto o se invece non riuscite a correre per un piccolo infortunio alla gamba, la piscina o una seduta leggera di bici vi può aiutare a recuperare senza interrompere i vostri allenamenti".
3. Come ci si veste?
Sandro di Run Lovers: "Per le gare si utilizza un particolare body (sì, come i supereroi!) in tessuto specifico che si asciuga velocemente dopo la parte di nuoto ed è realizzato con un fondello leggero per il ciclismo che comunque non dà fastidio per quando si nuota o corre. Alcune gare (in base alla temperatura dell'acqua) possono prevedere l'uso di una muta. Per il ciclismo è ovviamente indispensabile avere una bici da corsa (le bici spaziali da cronometro si possono usare solamente per le gare "no-draft", ovvero dove non è consentito stare in scia a chi ti precede). Per gli allenamenti invece si usa la tenuta propria di ciascuno sport."
GUARDA: COSA INDOSSANO GLI ATLETI DI TRIATHLON
4. Rischi
Sandro di Runlovers: "La dipendenza da endorfine".
5. Perché è diventata così di moda anche tra le donne?
"Perché è sinonimo di vita sana, attiva, non è affatto noioso e permette di scaricare lo stress. Aumenta molto la fiducia in se stesse. E poi... non vedete quanto sono belle le triatlete?", conclude con ironia Sandro di Runlovers.
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