mercoledì 6 aprile 2022

ciao SILVANO

CIAO SILVANO
Non c'è più niente da sperare. Hanno ritrovato il tuo corpo sulle montagne che tanto hai amato.
In questi giorni abbiamo atteso l'impossibile, tutti pregando, anche coloro che non credono più in dio.
Ci siamo sforzati di continuare a crederci con tutte le nostre forze, e ora non è rimasto più nulla, solo questo dolore senza tregua.
"Sei andato avanti", così si dice. In questo momento ci piacerebbe davvero avere la fede per credere che un giorno ci rincontreremo, per correre insieme sui sentieri del cielo, tu più veloce come lo sei stato anche qui sulla terra.
Ma ora è dura, tremendamente dura per tutti noi che ti abbiamo conosciuto.

e difficile dimenticare qualcuno che ti ha dato cosi tanto da ricordare i tuoi ricordi saranno miei compagni grazie Silvano


.. è stato anche un mio compagno di viaggio. Lui da atleta, io da accompagnatore. Erano i Mondiali in Galles ed ho avuto il piacere di conoscere l'uomo, l'atleta ed il compagno.
Faceva parte della "vecchia", quelli del trail running ruspante, degli abbracci forti e dei pochi amici che si ritrovavano per quelle poche gare in calendario. Molti non hanno potuto avere il piacere di poterlo conoscere... ma oggi piangiamo un "vero" di questo sport. Oggi piangiamo, purtroppo prematuramente, un uomo abbracciando la sua famiglia e tutti coloro che gli hanno voluto bene. Che le sue montagne possano cullare il suo spirito, la sua anima ed il suo ricordo, come solo un genitore può fare.
Ciao Silvano

Ciao Silvano, Ciao Capitano,
uomo di altri tempi, persona semplice, sincera e buona, persona e atleta di rara forza ma soprattutto dal grande senso dell'amicizia e con una passione speciale per le sue montagne.
Ricordo l'orgoglio provato quando mi hai invitato ad entrare nel Triathlon Trentino al termine di una delle prime edizioni delle Porte di Pietra (che ovviamente avevi vinto); non ero nessuno nell'ambito sportivo e non avevo mai avuto una squadra o un capitano, ma con un sorriso sincero mi avevi chiesto di essere amici (veri non virtuali); ero orgoglioso come solo un bambino può esserlo di fronte al campione che vede in televisione.
Avevo poi subito percepito che non eri il campione della televisione ma eri invece "diverso". Nella Tua squadra non c'erano tessere o quote, non c'erano assemblee o altro ma solo una comune passione per l'andar per monti e un grande gruppo di amici. Non c'erano cronometri, non c'era distinzione tra atleti forti o zopeloni come me, non c'era neppure spazio per i social su cui spendere le proprie imprese. Anarchia totale ma con un'unica certezza in mezzo a tutto questo ossia che Tu eri il Capitano.
Il Capitano, l'esempio.
Avevi una visione semplice, libera, vera, della tua grande passione che trasmettevi a tutti parlando di sentieri, cime, rifugi che ricordavi sempre con memoria lucida e invidiabile a conferma dell'amore per questi luoghi.
Mi dicevi sempre di essere ammirato per i giri che facevo e io da un lato mi inorgoglivo nuovamente e dall'altro avevo il dubbio che mi prendessi in giro, perché rispetto al tuo andar per monti mi sentivo sempre un bambino.
Dalla cima vedevi sempre nuove mete e altre ancora. Una voglia di vivere unica unita ad una serenità che in montagna sembrava rendere tutto semplice. Difficile accettare quello che è successo.
Tengo quindi stretto il ricordo di Te, del tuo modo "controcorrente" di vivere questa vita inseguendo ciò che ci fa star bene e non ciò che può piacere agli altri.
Non potrò poi non rivederti lungo i sentieri del Calisio o al lago di Santa Colomba per fare insieme un veloce bagno prima di tornare a casa e sorriderò ogni volta che ripenserò a quella volta che mi hai salvato in mezzo alla ramblas di Barcellona.
Il mio pensiero triste va però ora alla tua famiglia e ai tuoi figli, grandi e piccoli. Difficile trovare parole che abbiano un senso in questo momento. Spero solo che ricordino sempre di aver avuto un papà e un compagno speciale e che questo possa dare loro la forza necessaria. LUCA

Ciao Silvano, battaglia indimenticabile in quel 2016, ma sappiamo che non smetterai di
correre...! TIZIANO SARTORI





mercoledì 30 marzo 2022

BISOGNA SAPER ATTENDERE

 Si attende un amore,
si attende una parola,
si attende un gesto,
si attende un appuntamento,
si attende una guarigione,
si attende la pace.....

Bisogna saper attendere senza la frenesia contemporanea, le cose si assaporano...
Abbiamo tutti i nostri momenti magici, quelli che siamo chiamati a dare il meglio.. Ed è propio in questo momento che invece spesso scivoliamo.. 
Sbagliamo perchè abbiamo paura a esser felici, a volte bariamo a noi stessi per non cambiar le nostre abitudini, 
Ci sono momenti che sperimenti quello che il corpo ti chiede sensazioni positive
 in altri momenti siamo in una fase di rifiuto 
ma in realtà noi siamo tutto 
ATTENDIAMO.!!
il fiato corto e il cuore a mille sono le emozioni vere!







venerdì 11 marzo 2022

LA REALTA NON E' QUELLA CHE SEMBRA 25.02.2022 GUERRA LA RUSSIA CONTRO UCRAINA

Anno 2022...
Questo periodo ha fatto emergere la pochezza dei media, molto abili ad alimentare l’ansia e la paura ma non tutto è come sembra.

Ci sono due stanze del non è come sembra.

Stanza uno: sono nate nuove realtà.

Scuole indipendenti, persone che si aiutano, nuove amicizie più sincere, nuove professioni sono nate per chi è stato abile a cambiare.

Allo stesso tempo ci sono state scuole che hanno emarginato, persone che hanno aggredito, amici che si sono rivelati nemici, professioni che sono saltate.

Stanza due: la riscoperta dei valori.

La paura e l'incertezza hanno portato le persone a rendersi conto che tutto il cinema che stavano vivendo può svanire in pochi minuti e le ha portate a cercare qualcosa di più stabile e quella stabilità la puoi trovare solo dentro di te.

Questo ha portato ad una maggiore ricerca del proprio centro, il desiderio di lavorare su di sé e la riscoperta di quei valori ancestrali che danno maggiore sicurezza.

Allo stesso tempo, molte persone hanno tirato fuori il peggio di sé, sono emersi i volti di chi basa la sua vita sulla superficialità perché ha paura della sua profondità e di conseguenza la scarica in faccia ad amici, vicini e coinquilini di questo pianeta.

Il punto però è un altro, il punto è che da due anni a questa parte è diventata molto evidente (non a tutti) la macchina delle menzogne che manipola la mente delle persone (non tutte) e le porta di conseguenza ad agire nella paura rimanendo in superficie e di conseguenza scagliandosi contro i propri pari agendo senza coscienza.

La pandemia ha mostrato molta mal informazione e lo stato militare attuale che coinvolge Russia e Nato, sta mettendo la ciliegina sulla torta.

Se osservi esclusivamente le informazioni trasmesse in tv vedi una realtà che, se fai un minimo di ricerca sul web, capisci subito che è tutt’altro che reale. Immagini prese da videogiochi, esplosioni avvenute nel 2015 fatte passare come esplosioni attuali e molte altre immagini di questo tipo. Se non ci credi ti esorto a cercare nel web.

Questo fa capire una cosa su tutte: la raccolta di informazioni è utile per farti un’idea ma non è la realtà. Per vedere la realtà dovresti essere sul posto ma ti assicuro che spesso anche chi è sul posto non si rende conto della vera realtà che sta vivendo.

Se dai per assodato che la realtà non è quasi mai quella che sembra, impari a uscire dal giudizio e forse smetti di scagliarti contro ai tuoi pari.

C’è qualcosa al dì là delle apparenze che andrebbe ricercato perché ti avvicina sempre più alla vera verità.

SE LA REALTA’ NON È QUELLA CHE SEMBRA FATTI UN BEL RESPIRO E CONCENTRATI SU COSA PUOI FARE DI BUONO!

Spegni la tv e fatti una passeggiata in un bosco con la tua famiglia, lavora con più serietà su di te, guarda all’esistenza per quello che è...

Smetti di alimentare la paura e l’instabilità a causa di realtà finte che ti si palesano di fronte. 

È già abbastanza destabilizzante capire chi sei e cosa ci fai qui 😅

Tu cosa vedi quando riesci ad andare oltre le apparenze?

Cristian

sabato 19 febbraio 2022

La rabbia!

Rabbia è il nome che dai alla tua incapacità di farti rispettare. Rabbia è anche lo spazio intorno, quello che non hai difeso e che hai lasciato ad altri. Rabbia è anche linea di confine, quella oltre la quale cominci tu. Rabbia non si sfoga, si usa: chi la patisce, si annichilisce. Chi la usa, per tracciare nuove linee e riprendere gli spazi, rifiorisce. Rabbia è roba tua: non si regala a chi non la merita. Con gli idioti, infatti, non si litiga non si bloccano non si discute: si aspetta che passino, godendosi la vita nel frattempo. I poveri di cervello cuore e spirito non ne sono degni: a loro, al limite, regala indifferenza e sorrisi, che a incaz****i son capaci tutti, mentre sorridere agli imbecilli è atteggiamento da Dei.


Io amo la parte che nascondiamo più di quella che mostriamo: quella che mostriamo è quella che la società ci richiede, che madre natura ci ha programmato per attirar attenzione spesso scontata.

Quella che nascondiamo, invece è eccitante davvero. E fatta di ombre, di oscuri, di manie che non si raccontano..... sopratutto nel quotidiano  


mercoledì 26 gennaio 2022

stress cibo spazzatura ecc.

😉😉😉

Una delle fonti di stress maggiore è come nutri il tuo sistema.

  • cibo
  • informazioni
  • emozioni
  • 💕💕💕

Sono tutte fonti di nutrimento che determinano come ti sentirai dopo averle assunte.

Vediamo la lista di quelle assunte di norma:

  • cibo spazzatura, veloce, zuccherato, precotto (poco di naturale)
  • cronaca nera, omicidi, attentati, gossip, pettegolezzi (niente di positivo)
  • paura, rabbia, frustrazione, tristezza, insoddisfazione (dove sono le belle emozioni?)

👀👀👀👀👀👀👀✊✊✊✊✊✊💚💚💚💚

Ora, dimmi tu come fai a non stressarti quando quotidianamente ti nutri in questo modo?

Ti assicuro che se da oggi cominci a mangiare cibo che proviene esclusivamente da madre terra, elimini cronaca nera e gossip, dopo qualche giorno le tue emozioni cambieranno in meglio, lo stress si abbasserà e tu avrai uno stato d'animo che ti permetterà di sopportare anche gli stress più forti.

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martedì 25 gennaio 2022

A volte ….

 A volte, solo a volte,

ritirarsi non è arrendersi. Cambiare non è ipocrisia,disfare non è distruggere.

Essere soli non è allontanarsi e il silenzio non è non avere niente da dire.

Restare fermi non è pigrizia, né vigliaccheria, è sopravvivere.

Immergersi non è annegare, retrocedere non è fuggire.(...)

A volte, solo a volte,

occorre allontanarsi per vedere, issare le vele, abbandonarsi,

lasciare che scorra, che il vento cambi, chiudere gli occhi e tacere.

Maria Guadalupe Munguia Tiscareño


lunedì 24 gennaio 2022

Certezze P.B.

Le persone, oggi, hanno bisogno certamente di tante cose: di certezze, di un po’ di pace, di informazioni di qualità, di politici che sappiano parlare in italiano e che sappiano elaborare una strategia che non cambi dopo tre ore, di grandi prodotti, di innovazione… ma, soprattutto, le persone hanno bisogno di essere trattate bene.
Da chi? Dalle altre persone, da tutti coloro che ci circondano.
Dai professionisti della pubblica amministrazione se la pigliano con chi gli capita a tiro ai venditori caricati a molla da guru da strapazzo e che non sono capaci a trattarti come si deve; dal medico scorbutico o semplicemente convinto che bastino i dati a modificare la tua opinione all’influencer che ti risponde male o ti blocca a prescindere; dal genitore che fa del suo meglio ma sbaglia le frasi e ti crea paturnie e sensi di colpa… sino al collega o all’amica che vuole solo sfogarsi e, senza saperlo, ti farcisce la testa di parole bruttissime.
Abbiamo tutti bisogno di essere trattati meglio, con rispetto e con capacità: le buone intenzioni non sempre bastano.
Ma il primo passo, quindi, tocca a noi.
Siamo noi a dover trattare bene noi stessi: parlarci meglio, gestire meglio il nostro tempo, leggere di più e leggere meglio, scegliere le persone con le quali fare il nostro viaggio, dedicarci tempo di qualità, scegliere le parole da dirci, darci qualche pacca sulle spalle in più.
Ma attenzione: tutte queste capacità, non arrivano dal cielo: le buone intenzioni, da sole, possono non bastare. Ci dobbiamo lavorare.
Insisto, su questo: di cuori gentili è pieno il mondo, ma di cuori gentili e capaci di far quello che va fatto non ce ne sono poi molti. Servono gentilezza e coscienza, intenzioni e capacità di realizzarle, cuore e cervello.

Tutti i giorni, un passo alla volta. E tutti insieme, perché questo è un tipo di viaggio che o si fa tutti insieme, o alla fine non riesce a farlo nessuno.