Non ho bisogno di vederti camminare come prima
mi basta vederti sorridere,
ho voglia di te felice e sereno.
Non ho spazi vuoti da riempire,
ho spazi da condividere con te papà.
Non mi aspetto che tu mi renda felice,
desidero sorridere della tua gioia e farti sorridere della mia.
Non sono tua e non sei mio.
Sono completa anche senza di te, sei perfetto anche senza di me.
Non morirò se andrai via, ma sentirò la tua mancanza.
Non ti carico della responsabilità di farmi felice mi basta un tuo sorriso,
ti offro i miei occhi per indagare nei tuoi.
Non ti lego a me sentimentalmente, dalla paura dell'abbandono.
Io non sono sola senza di te, sarai sempre con me.
Siamo due meravigliosi e preziosi universi con strade diverse, ma con la stessa meta.
Non chiuderò porte e finestre per tenerti accanto a me, non limerò il tuo volo. Onoro la tua libertà scegliendo ogni giorno la mia. ❤ tvb papà sei forte papà.
sabato 15 settembre 2018
Lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio, 1830
La lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio
La lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio scritta in occasione del suo primo giorno di scuola …
MILANO – Abrham Lincoln fu un politico e avvocato statunitense e il 16esimo presidente Usa, il primo appartenente al partito repubblicano. Pose fine alla schiavitù con la ratifica del XIII emendamento della costituzione a stelle e strisce nel 1865. Questa è una celebre lettera che Lincoln inviò a all’insegnante di suo figlio il primo giorno di scuola. Dalla lettera emerge l’importanza data alla figura dell’insegnante e alla formazione, dove la scuola si eleva a guida fondamentale per un individuo. Di seguito, la lettera completa tratta da Orizzonte Scuola.
“Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà Fede, Amore e Coraggio. Quindi, maestro caro, la prego di prenderlo per mano e di insegnargli le cose che dovrà conoscere. Gli trasferisca l’insegnamento, ma con dolcezza, se può. Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico. Dovrà sapere che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri. Gli faccia però anche comprendere che per ogni farabutto c’è un eroe, che per ogni politico disonesto c’è un capo pieno di dedizione.
Gli insegni, se può, che 10 centesimi guadagnati valgono molto di più di un dollaro trovato; a scuola, o maestro, è di gran lunga più onorevole essere bocciato che barare. Gli faccia imparare a perdere con eleganza e, quando vince, a godersi la vittoria. Gli insegni a esser garbato con le persone garbate e duro con le persone dure. Gli faccia apprendere anzitutto che i prepotenti sono i più facili da vincere.
Lo conduca lontano, se può, dall’invidia, e gli insegni il segreto della pacifica risata. Gli insegni, se possibile, a ridere quando è triste, a comprendere che non c’è vergogna nel pianto, e che può esserci grandezza nell’insuccesso e disperazione nel successo. Gli insegni a farsi beffe dei cinici. Gli insegni, se possibile, quanto i libri siano meravigliosi, ma gli conceda anche il tempo di riflettere sull’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni ad aver fede nelle sue idee, anche se tutti gli dicono che sbaglia. Cerchi di infondere in mio figlio la forza di non seguire la folla quando tutti gli altri lo fanno. Lo guidi ad ascoltare tutti, ma anche a filtrare quello che ode con lo schermo della verità e a prendere solo il buono che ne fuoriesce.
Gli insegni a vendere talenti e cervello al miglior offerente, ma a non mettersi mai il cartellino del prezzo sul cuore e sull’anima. Gli faccia avere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso. Gli insegni sempre ad avere suprema fede nel genere umano e in Dio.
Si tratta di un compito impegnativo, maestro, ma veda che cosa può fare. È un bimbetto così grazioso, ed è mio figlio”.
Lettera di Abraham Lincoln all’insegnante di suo figlio, 1830
giovedì 30 agosto 2018
Ti diranno che è impossibile
Ti diranno che è impossibile.
Tu gli dirai che impossibile è solo un'opinione,
che tu hai imparato che le cose diventano possibili con le azioni.
Ti diranno che la felicità non esiste.
E tu vattela a prendere la tua felicità.
E se ogni tanto sparirà ricordati che l'hai conosciuta e che saprà tornare, se non ti stanchi di guardare avanti.
Ti diranno che non devi fidarti del mondo e tu affidati invece, a una voce, a una mano, a un libro, a una strada, a un progetto.
Ti diranno di tacere e tu parla invece, spiega, difendi, usa il tuo tempo per scegliere ciò che vuoi dentro, non per fracassare ciò che c'è fuori.
E se vuoi sapere qualcosa di qualcuno domanda con dolcezza.
Parla con gli altri, non degli altri.
Ascolta senza giudizio, nessuno ti obbliga a restare nelle vite che non vuoi ma nessuno ti autorizza a disturbarle.
“Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi”
Molti non ti perdoneranno di avercela fatta a realizzare un sogno ma tu non mescolarti mai alle sabbie mobili,
stare fermi è lo sport preferito di chi ha smesso di rischiare.
Accuseranno te per la loro mancanza di coraggio, avranno bisogno di demolire te per giustificare il proprio fallimento.
Nessuno sarà immune da questo, nessuno verrà risparmiato.
Ma esiste un'altra parte di mondo ed è lì che possiamo vivere.
Lì le persone sanno gioire per la felicità altrui.
Sanno distinguere.
Lì non esiste la parola rinunciare.
Lì ci si ferma a regalare un sorriso.
Lì ci si innamora ancora.
Lì non è un altro pianeta è solo ciò che vuoi!!!
Tu gli dirai che impossibile è solo un'opinione,
che tu hai imparato che le cose diventano possibili con le azioni.
Ti diranno che la felicità non esiste.
E tu vattela a prendere la tua felicità.
E se ogni tanto sparirà ricordati che l'hai conosciuta e che saprà tornare, se non ti stanchi di guardare avanti.
Ti diranno che non devi fidarti del mondo e tu affidati invece, a una voce, a una mano, a un libro, a una strada, a un progetto.
Ti diranno di tacere e tu parla invece, spiega, difendi, usa il tuo tempo per scegliere ciò che vuoi dentro, non per fracassare ciò che c'è fuori.
E se vuoi sapere qualcosa di qualcuno domanda con dolcezza.
Parla con gli altri, non degli altri.
Ascolta senza giudizio, nessuno ti obbliga a restare nelle vite che non vuoi ma nessuno ti autorizza a disturbarle.
“Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi”
stare fermi è lo sport preferito di chi ha smesso di rischiare.
Accuseranno te per la loro mancanza di coraggio, avranno bisogno di demolire te per giustificare il proprio fallimento.
Nessuno sarà immune da questo, nessuno verrà risparmiato.
Ma esiste un'altra parte di mondo ed è lì che possiamo vivere.
Lì le persone sanno gioire per la felicità altrui.
Sanno distinguere.
Lì non esiste la parola rinunciare.
Lì ci si ferma a regalare un sorriso.
Lì ci si innamora ancora.
Lì non è un altro pianeta è solo ciò che vuoi!!!
mercoledì 22 agosto 2018
Bellissima metafora
Se prendi un rospo, lo metti in una pentola con l'acqua e lo porti sul fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell'acqua, rimane dentro e continua ad adattarsi all'aumento di temperatura.. Però quando l'acqua arriva al punto di bollire il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola ma non riesce perché è troppo indebolito e stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura..
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l'acqua bollente ... ciò che ha ucciso il rospo invece è stata la sua incapacità di decidere QUANDO saltare fuori.
Perciò smettila di "adattarti" a situazioni sbagliate, rapporti abusivi, amici parassiti e tante altre faccende che ti "scaldano". Se continui ad adattarti corri il rischio di "morire" dentro.
Salta fuori finché sei in tempo..😉
lunedì 20 agosto 2018
Momenti preziosi
MOMENTI MAGICI
Alla fine, la vita è un insieme di momenti.
Momenti sudati.
Guadagnati.
Momenti per cui hai lavorato sodo.
Momenti che hanno condensato anni interi di scelte, di battaglie, di disfatte temporanee da cui riemergere.
Momenti in cui chi era presente fin dall’inizio ha rivissuto tutto quanto: la strada percorsa, gli ostacoli superati, la determinazione a restare lì dove si è scelto di essere.
Perché ogni momento è prezioso, quindi deve sempre essere frutto di una scelta, ogni cosa che facciamo deve esser magica Un Momento
Semplicemente, magico💥💥💥
Lo sbaglio che inevitabilmente commettiamo tutti all'inizio di una conoscenza è quello di idealizzare l'altro, di proiettare su di lui i nostri desideri, le nostre aspettative, i nostri bisogni...in realtà ci stiamo accostando a un altro "piccolo strano mondo" del quale difficilmente siamo disposti a cogliere l'essenza...e quando quell'imperfezione, che è del tutto naturale, ci si palesa davanti agli occhi, ci fa dubitare, allontanare, a volte addirittura rinunciare perché non combacia col nostro ideale di partenza...credo che lo spettacolo più bello e umano sia voler conoscere l'altro nel lungo periodo esattamente per come è e scoprirsi innamorati ogni giorno delle qualità ma anche delle debolezze, manie, imperfezioni che lo caratterizzano...ovviamente nei limiti della norma, ci sono imperfezioni che non si possono né si devono amare ad ogni costo.
domenica 19 agosto 2018
❤️❤️A tutte le Donne di 55 anni
❤️❤️A tutte le Donne di 55 anni e più.
La maggior parte di noi attraversa il prossimo passo della nostra vita. Siamo in quell'età in cui vediamo le rughe, i capelli grigi, i chili in più.
La menopausa è già arrivata o aspetta dietro l'angolo.
Si vedono le belle ragazze di 25 anni e si sospira.
Ma avevamo anche noi 25 anni, come loro avranno un giorno la nostra età.
Ciò che hanno ora è la loro gioventù è il loro entusiasmo per la vita, noi abbiamo la nostra saggezza, la nostra esperienza e i nostri buoni consigli.
Per tutto quello che abbiamo vissuto per vincere ogni capello grigio... crescere figli, bollette e guai e tutto ciò che la vita ci ha regalato siamo delle sopravvissute... siamo guerriere... siamo Donne!!!
Come un'auto classica o un buon vino. ....il nostro aspetto forse non è quello che era una volta, la nostra mente, il nostro coraggio e la nostra forza di entrare in questo capitolo della nostra vita con grazia e orgoglio per tutto ciò che abbiamo vissuto e compiuto. Non mi dispiace di invecchiare. È un privilegio negato a molti. 💕
Signore, vi sfido a copiare e incollare con la vostra foto e la vostra età.
Età: 56a 😊
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