martedì 1 maggio 2012

GAS: cosa sono, perché nascono,


Un nuovo modo di fare la spesa in modo critico… entrare a far parte di un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS).
L’ordinamento giuridico definisce ufficialmente questi gruppi come “soggetti associativi senza scopo di lucro costituiti al fine di svolgere attività di acquisto collettivo di beni e distribuzione dei medesimi con finalità etiche, di solidarietà e sostenibilità ambientale”.
Ma analizziamo bene le parole.
Un gruppo d’acquisto è formato semplicemente da persone che decidono di acquistare all’ingrosso prodotti alimentari o di uso comune, da ridistribuire tra loro.
Un GRUPPO D’ACQUISTO SOLIDALE ha qualcosa di più, decide di utilizzare il concetto di solidarietà come criterio guida nella scelta dei prodotti. Solidarietà che parte dai membri del gruppo e si estende ai piccoli produttori che forniscono i loro prodotti nel rispetto dell’ambiente.
Il gesto di fare la spesa non è un’azione priva di significato. Esso può assumere una forte e chiara valenza sociale,economica e politica.
La necessità di formare un GAS nasce proprio dalla voglia di essere consumatori critici.
Incontrarsi e riflettere sui propri consumi alla ricerca di una alternativa valida e praticabile da subito, contrapposta al modello di consumo e di economia globale oggi imperante.
Economia Solidale
Economia Solidale
Chiedersi che cosa c’è dietro ad un determinato bene di consumo, quale sia un pacco di pasta, una mela, un sapone, un vestito: se chi lo ha prodotto ha rispettato le risorse naturali e le persone che le hanno trasformate; quanto del costo finale serve a pagare il lavoro e quanto invece la pubblicità e la distribuzione; qual è l‘impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, imballaggio, trasporto…
Punto di forza dei GAS è anche il contatto diretto con i produttori con i quali si instaura un clima di dialogo e fiducia reciproca con un benefico effetto per entrambe le parti. I consumatori possono godere di prodotti di alta qualità e a prezzi competitivi causa l’esclusione degli intermediari, ai produttori viene riconosciuto un prezzo equo per il loro prodotto. Si cerca poi di prediligere prodotti localiabbattendo l’impatto ambientale connesso al trasporto della merce e, relazionandosi direttamente col produttore, ponendo attenzione alle condizioni di lavoro e gestionali dell’impresa.
Il funzionamento di base di un gruppo d’acquisto solidale è abbastanza semplice:
  • i partecipanti al gruppo definiscono in primo luogo una lista di prodotti su cui intendono eseguire gli acquisti collettivi;
  • in base a questa lista le diverse famiglie o persone compilano un ordine
  • gli ordini vengono raccolti e sommati per definire un ordine di gruppo che viene trasmesso al produttore.
  • Quando arriva la merce dal produttore, questa viene suddivisa tra le famiglie che appartengono al gruppo e ognuno paga per la sua parte.
I diversi gruppi pur condividendo i medesimi principi di salvaguardia dell’ambiente, tutela del lavoro e qualità del prodotto, si organizzano in modo autonomo ed indipendente, differente in base alla loro situazione e alla loro storia: alcuni si costituiscono in associazione, altri si appoggiano ad una associazione esistente, altri si riuniscono attorno ad una struttura di servizio più grande… molti sono privi di una struttura organizzativa formalmente riconosciuta.
Gruppi di Acquisto Solidali
Gruppi di Acquisto Solidali
Negli ultimi anni si sta cercando di applicare con successo il criterio deiGAS a tutti i prodotti (quindi non solo alimentari) ed ai servizi (utenze e settore terziario), dei quali si usufruisce nella vita di tutti i giorni.
Alcuni gruppi di GAS si stanno organizzando in modo aggregato e consortile per poter affrontare un problema specifico, ad esempio in relazione alla questione energetica, ai servizi di comunicazione, al settore dei servizi di cura ed assistenza, che supera le potenzialità esprimibili individualmente da un singolo gruppo. Parallelamente si sta sviluppando il più articolato modello dei Distretti di Economia Solidale (DES).
In prospettiva futura i GAS sono destinati ad aumentare sia come numero sia come varietà di offerta e tipologie di attività. In quest’ottica, la loro sfida civile risiede esattamente nell’ottimizzare la propria voce esercitando consapevolmente il proprio potere di acquisto, al fine di testimoniare la rinnovata opportunità di praticare uno stile economico basato su principi di solidarietà e fraternità, compatibile con le persone e l’ambiente.
Il sito ufficiale dei GAS è www.retegas.org: si trovano informazioni utili su storia, finalità e agenda degli appuntamenti del movimento. L’elenco è suddiviso per regioni e provincie, in modo da poter localizzare quello più vicino a casa.
A livello locale i GAS si possono organizzare in INTERGAS: il più grande è quello di Milano (www.gasmilano.org) dove si registrano ben 400 GAS di Milano e dintorni.
Articolo Originale scritto da Gaia Polo D’Ambrosio per TuttoGreen.it

venerdì 27 aprile 2012

buon compleanno Aurelio 27.04.2012

le persone  speciali non ti diranno nulla.....ma  ti stringeranno in un abbraccio e li capirai  chi ti conosce veramente .



 faraoni
 male tn
transalp

L’amo con passione la vita, mi spiego? Sono troppo convinta che la vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere: il regalo dei regali. Anche se si tratta d’un regalo molto complicato, molto faticoso, a volte doloroso.

* (Oriana Fallaci) 

mercoledì 25 aprile 2012

dieta del finonchio x mamma


finocchiDieta delfinocchio per avere una panciapiatta, viste le sue proprietà che sono essenzialmente quelle di contrastare la ritenzioneidrica, fortemente depurativa e, da non sottovalutare, anche la capacità dicontrastare la formazione di quei fastidiosi gas intestinaliche sono i principali responsabili della pancia gonfia.
Tuttavia, come tutte le diete estreme, o meglio in questo caso, molto severe, può essere adottata solo per periodi di tempo limitati, in questo caso massimo un mese, anche perché   30 giorni sono sufficienti per rimettersi completamente in forma, almeno per quanto riguarda il giro vita.
Resta sempre l’incognita degli effetti sull’organismo, visto che si tratta di una dieta fortemente ipocalorica da circa 1300Kcal al giorno. Bisogna anche considerare che essendo il finocchio il piatto forte di tutta la dieta, visto che viene proposto in tutti i modi possibili e immaginabili, dal passato alla tisana, tanto per intenderci, alla fine potrebbe anche capitare che tale verdura non venga mai più presa in considerazione a tavola, per colpa di una sorta dioverdose da finocchio.
A parte quello che è possibile ottenere in termini di riduzione del pesocorporeo, il finocchio è anche ricco di tante altre ottime proprietà che lo rendono una verdura da non trascurare.
Tra i tanti fitonutrienti di cui è ricco, il più interessante è l’anetolo,  una sostanza che di fatto è un antinfiammatorio naturale e che aiuta anche aprevenire il cancro al colon.
Ricco di fibre e vitamina C, annovera tra i suoi componenti  una buona quantità di folato, una vitamina del gruppo B che ha la capacità di convertire l’omocisteina in altre molecole benigne. Infatti, tale molecola è consideratadieta del finocchiopericolosa, perché se presente in concentrazionielevate nel sangue, puòdanneggiare  la parete deivasi sanguigni contribuendo in maniera significativa ad accrescere il rischio di malattie cardiovascolari, in particolare, infarto e ictus.
Ancora, il finocchio è una fonte di potassio che aiuta ad abbassare la pressionesanguigna con tutti i benefici che una tale azione è in grado di assicurare. Come si vede, il finocchio non è solo un toccasana, verrebbe da dire, per avere una pancia piatta, per perdere peso e per  contrastare quel fastidioso e imbarazzante problemino legato alla presenza di gas nell’intestino, ma è  anche ricco di tante altrevirtù che lo rendono una delle verdure  da mettere sempre in tavola.
Del resto, il finocchio era molto usato negli anni passati, segno che le nostre nonne ben conoscevano le sue tante buone proprietà, anche se ovviamente tali conoscenze non avevano allora basi scientifiche.
Quindi, adottare il finocchio come amico a tavola è una delle scelte piùintelligenti che si possano mai fare, a prescindere dalla  dieta. Quest’ultima, tuttavia, non è una dieta troppo estrema, in quanto non demonizza di fatto nessun alimento, fatta eccezione per gli zuccheri, per cui è una dieta da prendere in considerazione, soprattutto se adottata al posto di altre delle quali si è più volte parlato su queste pagine, che andrebbero proprio evitate in assoluto.
In fondo, l’alimento base è una verdura dalle tante ottime proprietà, come abbiamo visto in precedenza, per cui possiamo anche vedere qualcheesempio.
Pancia piattaPranzo: gnocchi di patate (150 grammi) con pomodorini (220 calorie) + bresaola (60 grammi) col sedano (110 calorie) + finocchi crudi (200 grammi, 18 calorie)
Cena: passato di finocchi e patate preparati con 200 grammi di finocchi e 100 grammi di patate lessati e passati (100 calorie) + 100 grammi hamburger ai ferri (218 calorie) + macedonia di mele verdi, arance e kiwi (200 grammi in totale, circa 72 calorie).
Niente di particolarmente penalizzante, quindi, ma semplicemente con ilfinocchio che fa la parte del leone. Naturalmente, da non dimenticare che qualche spuntino a base della verdura magica è sempre possibile durante la giornata, per placare eventualmente i morsi della fame.

martedì 24 aprile 2012

tegola solare

La tegola solare è un nuovo modo di concepire il fotovolatico, un sistema in grado di rivedere la funzione del tetto adesso in grado di contribuire al fabbisogno energetico dell’edificio. Di fatto la Tegolasolare, prodotta da un’azienda frusinate, trasforma un normalissimo tetto in un sistema di produzione d’energia e permette l'uso dei pannelli solari anche in quelle zone, esempio centri storici e aree tutelate, fino ad ora ritenute off limitis. Esteticamente la tegola solare è perfettamente uguale alle tegole tradizionali ed è in grado di resistere agli agenti atmosferici. In ogni tegola è presente, in modo assolutamente trasparente, un pannello fotovoltaico ed a loro volta le tegole solari sono collegate tra loro formando un vero e proprio impianto fotovoltaico che provvede alla produzione di energia elettrica. Rispetto ai tradizionali pannelli fotovoltaici, le tegole solari si integrano in perfetta armonia con l’estetica dell’edificio e del paesaggio. Ogni tegola soalre riduce di ben 6,5 Kg le emissioni di CO2, mentre per realizzare un tetto per il consumo (3.000 kWp) di una famiglia media bastano 40 mq di pannelli ed il costo è di circa 15.000 Euro. Al momento le tegole solari, principalmente diffuse in Toscana, e si rivolgono principalmente a case o ville monofamiliari. Per quanto riguarda la manutenzione delle tegole solari, c'è da dire che non è assolutamente costosa o difficile, inoltre in caso di danni è possibile sostituire anche i singoli pezzi danneggiati ma anche il passaggio da una tecnologia all'altra oppure cambiare i Wp dell'impianto è assolutamente facile

lunedì 23 aprile 2012

compleanno ...66 anni la mitica vespa!




Arriva la Vespa

66 anni fa viene brevettato il celebre scooter della Piaggio. Diventerà uno dei simboli dell'industria italiana nel mondo. Ecco come è nato

Vacanze Romane

Forse è l'immagine più famosa della Vespa nel Mondo: Audrey Hepburn e Gary Cooper che scorrazzano per Roma. 
 

L'ingegnere si mise a lavoro, e il 23 aprile 1946 la Piaggio brevettò la Vespa 98.

Il veicolo aveva una cilindrata di 98 centrimetri cubici, come ricordava il nome, ma soprattutto il motore (rigorosamente a due tempi) era coperto da una carrozzeria portante che evitava al guidatore di imbrattarsi completamente durante i tragitti più accidentati. Inoltre aveva il serbatoio posteriore, particolare che permetteva una posizione più comoda anche su percorsi lunghi. Le altre caratteristiche del modello riguardavano le tre marce, un’accensione a volano magnete e una velocità massima di 60 chilometri orari. Ne vennero prodotti 100 esemplari pre-serie da esporre alla fiera, che sparirono nel giro di poche settimane. Quell'anno la Piaggio vendette al prezzo di 68mila lire ciascuno – pagabili a rate – ben 2.181 veicoli, l'anno dopo 10.535