TOUR DEL LIZZANELLA in Francia
21 Giugno, primo giorno dell'estate
2012.....sarà un'estate di fuoco,
con due cuori "nuovi", o
meglio "revisionati", e molti cuori nuovi che si incroceranno per amarsi alla
follia. Azzardo pronostici, ma secondo me la Marci entro luglio si
innamorerà di qualche infermiere, che
prenderà il suo posto di badante e
così lei potrà tornare a correre libera e felice. Altro candidato
all'innamoramento è il President, ormai Ventimiglia "puzza di pesce
marcio", è ora di nuove emozioni, magari sta volta dalle parti di Trieste, dove
già l'Aurelio ha solide basi alla Illy.
Per quanto riguarda il Max lo vedo a
rischio famiglia. Non riesce più a nascondere le bave che colano dalla
bocca a vedere i suoi amici che svolazzano in giro di fiore in fiore,
mentre lui deve fare il mammo.
Secondo me entro agosto ci lascia le
penne e lo trovano piantato in mezzo alle gambe di qualcuna.
Il Marcellino invece ha tirato i remi
in barca in questo campo, ora il suo cuore pulsa solo per la famiglia,
nell'estate 2012 l'emozione più grande sarà quella di scalare il
Galibier, e non è cosa da poco, e di farsi fotografare vicino al monumento
a Pantani.
Buon ultimo il Caio, che ha già
beneficiato di una favolosa Primavera bolzanina e dall'estate 2012 si
aspetta.....un sacco di "camporelle"!!!
Baci amici cari,
da domani inizia il Tour de France
del Lizzanella.....tornerò con la
cirrosi epatica a forza di spritz e
bianchetti ad ogni posto-ristoro, ma
chissenefrega....dopotutto la vita va
goduta proprio così, in ogni sua
sfumatura.
Il vostro Caio-zen
..... QUESTE SONO PAROLE DI UN VERO INNAMORATO , DI
CHI DAVVERO HA TROVATO LA DONNA DELLA VITA
SI RESPIRA PROPRIO ARIA DI CHI SI E' DAVVERO SISTEMATO DEFINITIVAMENTE
RAGAZZI QUEST'ANNO FORSE NON SI ARRIVA , MA FATE MOSINA , NEL 2013 MI SA CHE NA
VIOLA PER EN REGAL DE MATRIMONIO
SI DOVRA AVERE IN SACCOCCIA !!
Prima della prima tappa subito Marcello si diletta con i pomodori,
Il 21/06/2012 15.13,
Massimo Barozzi - Mobilpiù ha scritto:
Io ci sono! Ti
avverto che per arredare casa ci vuole il suo tempo e poi sei arrivato ad
un'età che non puoi perdere tempo devi darci sotto, però stavolta sarà dura
superare il fratellone. E no sta far el mezza sega come el greg che le li
sempre tra lus e las! Un augurio da parte mia. W la famiglia, w la figa.
Sent: Friday, June 22, 2012 7:29 PM
El
Caio l'e na roccia. Quando el promette el mantegn. Oggi prima tappa. Dopo due
panini con la bondola e un bicchiere di moscato abbiamo inforcato le bici. Io
mi sono attrezzato con la bandiera di Garibaldi dietro la sella. 35 km di
leggera salita per un tot di 2000 mt di dislivello. Ai meno 15 e' iniziata la
bagarre. Mentre il gruppo si sfilacciava inesorabilmente, il vecchio alpino
teneva botta, ed insieme ad altri quattro raggiungeva la vetta. Giornata
spettacolare, ma voi tre dovreste essere qui....sarebbe ancora piu bello.
Baci
e abbracci
Il
vostro Alpino innamorato!
Albertville
23 giugno.
Oggi
rovescio della medaglia: dopo cena io e il Cobra siamo stati cazziati dal
presidente davanti a 30 persone. Succede che la tappa invece di 105 km e' di
130. Il dislivello 2300 invece che 1700 come dichiarato. Dopo due salite
arriviamo a Chamonix e ci fermiamo per ricompattare il gruppo. Passa un'ora e
ancora non ci siamo tutti, passa un'altra ora e ci dicono che il Martini e'
ancora al passo a fare foto. Allora iL Cobra, dall'alto della sua carica di
vice presidente dice: "Mi vago" e si avvia per una strada che indica
"tutte le direzioni". Il buon Caio, che essendo un amico non puo'
lasciarlo solo, ed inoltre e' il portabandiera del gruppo, gli va subito
dietro, seguito da una ammiraglia e da una decina di corridori.....dopo un km.
Ci ritroviamo nel bel mezzo della superstrada per Albertville, con camion che
sfrecciano ai 100 all'ora e una pattuglia della polizei che ci arriva dietro e
ci scorta fino all'uscita. Morale della favola ci perdiamo e dobbiamo fare una
decina di km in piu. Poi dopo la sosta pranzo riprendiamo a salire per alcuni
km, tutti pieni di Pane e prosciutto, grana e vino rosso. Pedalano ai 5
all'ora, il Cobra fa subito un allungo seguito da Garibaldi e da un'altro, che
anche lui non aveva sentito che dovevamo stare compatti. Insomma il Cobra con
gli occhi della tigre dei bei tempi andati, ci dava cambi regolari, e abbiamo
fatto 40 km. Di fuga in discesa ai 50 orari. Quando gli altri sono arrivati in
albergo non ci salutavano nemmeno....fine della luna di miele, domani dovrò
stare in coda al gruppo tutta la tappa...
Pero'
come mi sono divertito....
A
Chamonix ho sentito il President, mi ha promesso che la prossima estate io,
lui, il Mammo Max, e Trombetta Marcy, andremo insieme sul Bianco....affare
fatto!
Grenoble
24 giugno 2012
Oggi
spero di aver toccato il fondo....
La
leggendaria organizzazione del Lizzanella e' rimasta uno sbiadito
ricordo...andato in pensione il buon Italo Galli, capitano di lungo corso, non
e' rimasto che un pugno di Sergenti completamente allo sbando. Tappa di 85 km
(diventati alla fine 100) completamente pianeggiante e conclusa nella bellezza
di 6 ore!! Il Cobra non stava più nella pelle, neanche fosse nella muda
autunnale. Siamo stati un'ora e mezza fermi in un'aiuola di un supermercato ad
aspettare dei parenti francesi che non si sono neanche presentati, abbiamo
perso una delle due ammiraglie, siamo infine arrivati in centro citta' in
albergo, ma abbiamo perso il furgone con il nostro pranzo e le borse dei
vestiti....ci siamo ridotti a mangiare in un kebab alle quattro del pomeriggio
come due beduini del deserto. L'unica nota di colore e' stata la fuga ai meno
venti dal traguardo del Cobra e di "Cancellara" Emiliano, finita
miseramente sbagliando strada e finendo sulla superstrada tra macchine e
camion.....alla fine sono arrivati con 5 km. In piu' di noi!!
Stasera
comunque Forza Azzurri, con tanto di maglia della nazionale...
Baci
e abbracci a tutti
4. Tappa Grenoble - santuario de La Salette 25 giugno
Tappa di soli 80 km ma con 2100 mt. Di dislivello, arrivo
in salita, 10 km al 9 percento.
Partiti con ancora in corpo i Cuba libre del dopo partita
dell'Italia, ben presto abbiamo affrontato le prime difficoltà della giornata:
pioggerellina leggera e binari dei tram scivolosi come ghiaccio! Due ciclisti
finiti a ruote all'aria, ma niente di grave per fortuna.
Poi di colpo la seconda sorpresa...una salitella non
prevista sull'altimetria....niente paura, il Cobra, memore delle gesta del
giorno prima si mette davanti al gruppo a menare le danze....solo che non e'
proprio una salitella da niente....sono 6 km al 7 percento! Dopo un po' il
Cobra ripone il suo veleno nelle sacche velenifere, per un'altra occasione. Ed
e' in questo momento che si vedono gli amici....il vecchio Cainelli rimane al
suo fianco come un fido scudiero mentre tutti gli altri 24 filano via...fortuna
che grazie alla bandiera attaccata alla sella ci sono i camionisti che ci
suonano e gridano Forza Italia, almeno ci passa.
Poi dopo alcuni saliscendi si arriva all'erta finale,
arrivo in salita, tutti si sono tenuti in serbo la bomba migliore per questa
occasione.
Prendiamo la salita in coda al gruppo sgranato, affianco
il Cobra e vedo che i famosi "Occhi della tigre" sono ridotti a due
fessure sbiadite, sembrava avesse le cataratte. Lo ringrazio di a vmi portato
fin la da buon gregario e comincio a salire. Incontro l'Emiliano che
boccheggia, poi altri via via. La valle e' splendida, di un verde intenso, la
strada stretta e tortuosa che alterna spianate brevi a ripide stilettate nei
poveri muscoli fiaccati dai 6000 metri di dislivello in 4 giorni. Finalmente
arrivo in vetta, sesto di 26, cotto ma felice. Mi accolgono con un bicchiere di
vino e un panino con la soppressa....io felice come un bambino mi apro anche
una scatoletta di tonno!
Fantastico. Stasera poi abbiamo assistito anche alla
processione qui al santuario, un posto davvero misterioso e incantato.
Be' ora la suora superiora mi spegne la luce, quindi
passo e chiudo....a domani mes amis!
Caio
In dieci giorni è passato dall'ironman al gruppo pensionati lizzanella!!! MITICO CAIO
26/06/2012 5 tappa
Oggi tappa di trasferimento da La Salette a Embrun con
col Bayard. 100 km e 1000 metri di dislivello. Invece di sciogliere l'acido
lattico che avvelena i nostri muscoli, il vecchio Cobra decideva di dare
battaglia. Le consegne erano chiare fin dalla sera precedente: pedalare in
gruppo. Il Cobra che e' un anarchico dopo 20 km su un tratto vallonato si
affianca a Garibaldi e gli dice sottovoce ma con piglio deciso: "nem, anca
ancoi voi la me ammoniziom" Decidiamo cosi di partire in due risalendo il
gruppo sfilacciato. Cobra davanti e io dietro. Dopo un paio di km pero'
sopraggiunge Presidente Bianchi urlando di fermarci e stare in gruppo. Io da
dietro ho potuto vedere distintamente il Cobra fare spallucce come ai tempi
della scuola...
Ignorando l'ordine ed avendo intuito che il Bianchi aveva
le gambe finite. Caio dava il cambio tirando il Cobra. A quel punto il Bianchi,
generale di lungo corso, prima mi tratteneva per una spalla, poi cercava di
chiudermi verso il guard rail. Allora io che non sono venuto giu con l'ultima
neve, allargando il gomito respingevo l'ordine. La fuga aveva inizio, liberi
come l'aria....dopo due km in solitaria ci ha raggiunti il barbiere. Il Cobra
reduce da molteplici tentativi di fuga, accusava la fatica e si sfilava dai
due. La fuga andava avanti e il gruppo degli inseguitori era tirato dal Cobra,
generoso e insensibile alle minacce di ulteriori sanzioni disciplinari. Giunti
cosi alla salita il gruppo dei migliori guidato dal Cobra raggiungeva i due
fuggitivi e cosi il gruppetto arrivava a GAP.
Il commento unanime e' stato: " L'e quei novi che fa
sempre casino".
Domani inizia la terribile 4 giorni finale con
nell'ordine: Izoard, Lautaret, Galibier, Iseran (cima Coppi) e Piccolo San
Bernardo.....
Ci mancate.....
Caio e Cobra (scritto a quattro mani con Emiliano che
gia' dorme con i tappi nelle orecchie).
28.06.2012 Col du Galibier 2600. Le facce dicono che le forze sono al lumicino .....GRANDI!!!!!
Il Col du Galibier è uno dei mostri sacri del Tour de France, un monumento del ciclismo.
La sua storia ciclistica comincia agli albori delle prime grandi corse a tappe, nel 1911, quando i pionieri del Tour lo affrontarono con biciclette pesanti fino a 15 chili e senza cambio, percorrendo strade che erano poco più che mulattiere, sterrate e disastrate.
I primi in assoluto a transitare sulla sua cima furono Emile Georget, Paul Duboc e Gustave Garrigou, i soli a non smontare di bicicletta.
Da allora, il tracciato della strada è cambiato in più punti e l’asfalto l’ha resa liscia e scorrevole sotto le ruote di biciclette leggere e sofisticate, ma l’alone mitico di questa montagna è rimasto intatto, ravvivato da imprese altrettanto leggendarie.
Impossibile non ricordare l'impresa di Marco Pantani, che su questa salita pose il suo sigillo sul Tour de France del 1998.
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Caio al mezzo iroman di Pescara |
Lo scalatore romagnolo fino a quel momento era a oltre tre minuti dalla maglia gialla, il tedesco Jan Ullrich. La tappa arrivava a Les Deux Alpes e quel giorno c’era un tempo da lupi: freddo, pioggia gelata e nevischio in quota. Sul tratto più duro del Galibier, a 6 chilometri dalla vetta, Pantani scatta, sotto un cielo buio e gravido di pioggia.
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L'italia ha vinto contro la Germania passa in finale con la Spagna!!!
CAIO mi manchi a fare un giretto con il duetto e la bandiera!!!!