1. Dobbiamo riconnetterci alla nostra creatività di bambini.
“Ma chiunque, fosse uomo o donna, mi rispondeva “È un cappello”. Allora non parlavo di boa, di foreste primitive, di stelle. Mi abbassavo al suo livello. Gli parlavo di bridge, di golf, di politica e di cravatte. E lui era tutto soddisfatto di aver incontrato un uomo tanto sensibile” - Il narratore.
Il primo disegno del narratore bambino del libro di Saint-Exupéry rappresenta un boa che digerisce un elefante. Ma gli adulti, invece, vedono tutti la stessa cosa: un banale cappello. Per questo abbandona la sua passione per il disegno fino all’incontro con il Piccolo Principe il quale sa immediatamente che si tratta di un elefante dentro un boa.
Il piccolo principe ha ancora più immaginazione: quando chiede al narratore di disegnargli una pecora, preferisce il disegno di una cassetta. In questo modo, può immaginare che la pecora sia all’interno.
La lezione di vita: gli adulti perdono quel briciolo di follia che li spingeva ad immaginare e creare da bambini. "I grandi amano le cifre (...) Se voi dite ai grandi 'Ho visto una bella casa di mattoni rosa, con gerani alle finestre e colombi sul tetto'... loro non arrivano ad immaginarsela. Bisogna dire: 'Ho visto una casa da centomila franchi'. Allora esclamano: 'Com’è bella!'" spiega il Piccolo Principe.
Gli adulti preferiscono i numeri e le cose immediate e dimenticano di guardare in profondità, oltre la superficie, di lasciarsi andare e d’inventare. Perdono la propria curiosità, diventando passivi. Cosa dice la scienza: la creatività e l’immaginazione fanno bene alla salute! Uno studio della rivista
Psychology of Music suggerisce, a esempio, che chi studia pianoforte è meno stressato quando improvvisa sul palco. Inoltre, la creatività permette di capire meglio gli altri, come indica un altro studio sulla musica pubblicato nella rivista
Annals of the New York Academy of Sciences Researchers.
Più in generale, secondo diversi psicologi e indagini condotte dai colleghi dell’
Huffington Post americano i creativi somigliano molto al Piccolo Principe. Sognano a occhi aperti, ad esempio. Come dimostrano gli psicologi Scott Barry Kaufman e Rebecca L. Mc Millan. Il Piccolo Principe, che adora vagabondare con la mente davanti al tramonto, non negherebbe tale affermazione. Le persone creative vanno alla ricerca di nuove esperienze, pongono le giuste domande, osservano gli altri,
si allontanano dalle proprie convinzioni... Questo dovrebbe ricordarvi qualcuno!
2. Per stare bene con noi stessi non dobbiamo essere troppo seri.
“Le amministro. Le conto e le riconto. È difficile, ma io sono un uomo serio” – L’uomo d’affari.
Durante il suo viaggio per i pianeti, il Piccolo Principe incontra un uomo d’affari. La sua caratteristica principale (l’unica)? È molto serio. Non fa che contare tutte le stelle della galassia, incessantemente. Si ritiene soddisfatto perché crede di possederle tutte, ma la sua vita è fatta solo di monotonia e solitudine perché non si dedica ad altro. Non apprezza neanche la bellezza di quelle stelle. La lezione di vita: è meglio essere meno seri per apprezzare il vero significato delle cose.
Cosa dice la scienza. Numerosi studi lo sostengono: nella vita non c’è niente di meglio di una bella dose di risate per stare bene con se stessi a lungo. Nel 2014, alcuni ricercatori di un’università californiana hanno dimostrato che le persone che ridono possono contare su una memoria migliore e
sono meno stressate. Altri studi sono orientati alle stesse conclusioni, come quello condotto dai
ricercatori dell’Università del Maryland che rivela che il senso dell’umorismo può proteggerci dai disturbi cardiaci.
3. Dedicare del tempo a se stessi è il segreto della felicità.
“Ebbene, ora che fa un giro al minuto, non ho più un secondo di riposo. Accendo e spengo una volta al minuto!” – Il Lampionaio.
Sul quinto pianeta il Piccolo Principe incontra un personaggio davvero stravagante. Ogni minuto deve accendere e spegnere il suo lampione. Ogni minuto per lui vale un giorno. Non ha mai tempo di riposarsi o di dormire. La lezione di vita: bisogna apprezzare ogni istante che passa, trarre il meglio dalla vita. Cosa dice la scienza: Non lo diciamo mai abbastanza, ma la mancanza di sonno ha effetti catastrofici sulla salute. Non fate come il lampionaio: aumenterete il rischio di diabete, malattie cardiache, ictus, alcune tipologie di cancro, problemi di memoria, emotività più spiccata, aumento dell’appetito... Gli effetti negativi della privazione di sonno sono davvero tantissimi, come potete constatare
da questa infografica.
Oltre a dormire, è indispensabile dedicare tempo a se stessi, staccarsi dal lavoro. Di questi tempi al lampionaio sarebbe venuto un esaurimento, senza alcun dubbio. Non mancano di certo gli studi che dimostrano le conseguenze pericolose del troppo lavoro. Lavorare eccessivamente aumenta
il rischio di depressione, ma anche di
ictus.
4. Bisogna avere il coraggio di lanciarsi verso nuove scoperte.
“Non è il geografo che va a fare il conto delle città, dei fiumi, delle montagne, dei mari, degli oceani e dei deserti. Il geografo è troppo importante per andarsene in giro. Non lascia mai il suo ufficio” - Il geografo.
Sul sesto pianeta del viaggio, il Piccolo Principe incontra un “vecchio signore che scriveva degli enormi libri”. Crede così di aver incontrato un esploratore, ma in realtà l’unico abitante del pianeta è un geografo che non ha mai messo piede fuori dal suo ufficio.
La lezione di vita: tendiamo a restare ancorati alla nostra“comfort zone” perché è più facile che correre dei rischi. In realtà dobbiamo approfittare del nostro tempo sulla Terra per vivere esperienze diverse, fare nuove conoscenze, girare il mondo.
Cosa dice la scienza: I motivi per uscire dalla propria comfort zone sono numerosi e la scienza cerca di dimostrarlo. Quando siamo stressati o di fronte alle sfide siamo più efficienti,
secondo questi psicologi. Accogliere le sfide ci aiuta a invecchiare meglio,
secondo uno studio pubblicato nel 2013. Con l’età possiamo tenere in forma la mente se apprendiamo, con regolarità, cose nuove che richiedono i nostri sforzi.
5. È sempre meglio scegliere con il cuore.
“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi” - La volpe.
Il Piccolo Principe ama una rosa del suo pianeta che assomiglia in tutto e per tutto alle rose che osserva sulla Terra. Ma la sua rosa è unica perché l’ha scelta. È una rosa “unica al mondo”, gli dice la volpe, perché le ha dedicato il suo tempo.
La lezione di vita. Il Piccolo Principe rappresenta la spontaneità dei sentimenti. A differenza degli esseri umani del pianeta Terra che penserebbero con la testa, vedendo nella sua rosa solo un fiore, lui pensa istintivamente, con il cuore. Secondo la volpe è solo così che si può scoprire l’essenziale.
Cosa dice la scienza. Buone notizie per le persone istintive. Secondo uno studio pubblicato nel 2012 nella rivista
Journal of Organizational Behavior and Human Decision, nel processo decisionale l’intuizione sarebbe efficace quanto un approccio analitico. In alcuni casi, anche di più. Nel mondo degli affari, un individuo che conosce bene la sua area di competenza prenderà decisioni migliori affidandosi “alla pancia”. Per prendere decisioni migliori, abbiamo bisogno di trovare un equilibrio tra intuizione (che serve a colmare il divario tra istinto e ragione) e ragionamento razionale, come sostiene anche Francis Cholle
autore del libro “The Intuitive Compass”.
È evidente: il Piccolo Principe ha molti altri consigli da darvi. Ma per fare questo forse dovrete parlarne direttamente con lui, sul suo pianeta. Non potete confonderlo con nessun altro: sarà intento a guardare il tramonto accanto al suo fiore.