martedì 28 giugno 2022

Ma qual’è la strada giusta?


Ma qual’è la strada giusta?
Trovarla e riconoscerla, condurla o essere spinti a percorrerla, oppure quella che scegli, tra quelle raccontate in fiducia. Non c’è una strada giusta, né una sbagliata. C’è la strada che hai voglia di seguire ora.
Troverai mille giudici, a commentare che fai bene o male, ma pochi a cui possa interessare davvero la strada che prenderai. La vita è soltanto tua, e qualsiasi percorso tu scelga, chi ti ama rispetterà il tipo di via che avrai scelto di affrontare. La strada che scegli, che ti piace, che ti fa felice, non quella che altri ti inducono a fare perché sarebbe stata più giusta per te. Sei tu a sceglierla, e se in quel cammino non ti ritroverai felice, potrai scegliere di cambiarla ancora. Senza scuse. Un consiglio, un parere di fiducia, anche quando hai già deciso, perché fatichi a capire quale sia davvero la strada giusta, permettendo al tuo pensiero di essere influenzato da altri, con spinte o pareri che non ti faranno più capire cosa sia giusto o sbagliato.
Riconquistati. Rimani in tua compagnia, scopri i lati positivi ed i tuoi limiti, ricordando tutto, i traguardi raggiunti, le esperienze vissute e superate. Ora le possibilità sono li, da prendere e conquistare, anche se scegliere diventa difficile.
Le persone di successo vanno diritte per la loro strada. Non ascoltano nessuno, fanno finta di ascoltare ma poi non ascoltano nessuno. La persona di successo è tale soltanto se sa custodire i segreti e se smette di parlare di sé.
“Bisogna smettere in fretta di parlare del passato. Il passato è morto. I rancori sono sostanze chimiche nel cervello, lo annebbiano, lo intossicano e gli portano via le capacità che ha. Ci sono tanti altri mondi dentro di te oltre a quello che vedi. Se vuoi stare bene incomincia a dirti ogni giorno che c’è altro. C’è altro che non vedi, altro che non sai.”
Ora, nessuna parola ‘grazie’, allaccia quelle scarpe, spilla il numero sulla schiena, e regalati qualche numero dei tuoi. Sarò li a bordo strada, come sempre nel mio silenzio, a fare uno dei rumori più assordanti, con gli occhi lucidi ed un sospiro dal gusto : Ben tornata !
Paolo Dalla Costa

giovedì 23 giugno 2022

lo spirito competitivo

Lo spirito di competizione non è sbagliato anzi, è sano, motivante e divertente.

Quando c'è, senti un fuoco dentro che ti spinge e ti può portare a raggiungere risultati importanti.

Non va bene quando vai in eccesso, quando vivi la competizione senza essere centrato, quando saresti disposto a tutto pur di vincere, ma questo è un altro discorso.

Noi prendiamo le cose dal verso giusto e le usiamo/facciamo per una buona causa: la nostra realizzazione, felicità e gioia, fatica è vita.

"Lo spirito competitivo può esserti molto utile. Sfruttalo e divertiti!"


"Cosa stimola il tuo spirito competitivo? 

semplice la fatica libera la mente, mentre fai fatica non pensi a nulla è come una meditazione. 

Fai fatica ti pulisci interiormente il tuo corpo sta bene e poi lavando via il sudore porti via tutte le negativita. 

Mangiar sano fare sport e frequentare persone positive è salute.

LA PASSIONE HA UN GRANDE VANTAGGIO ENORME NON TI FA SENTIR LA FATICA! e la cosa più bella della passione.!

sabato 18 giugno 2022

C'era una volta!





C'era una volta la vacanza estiva che durava dai due ai tre mesi.
Aveva un nome obsoleto ed in disuso, "la villeggiatura". Tanti partivano addirittura ad inizio giugno od ai primi di luglio e tornavano a metà settembre. L' autostrada era una fila di Fiat 850, 600, 1100, 127, 500 e 128, Maggiolini e Prinz. Non era guardato affatto chi aveva la Bmw la Mercedes o l'Audi, perché gli status symbol allora non esistevano. Era tutto più semplice e più vero.
La vacanza durava talmente tanto che avevi la nostalgia di tornare a scuola e di rivedere gli amici del tuo quartiere, ed al ritorno non ricordavi quasi più dove abitavi. La mattina in spiaggia la 50 lire per sentire le canzoni dell'estate nel juke box o per comprare coca cola e pallone.
Malgrado i 90 giorni ed oltre di ferie, l'Italia era la terza potenza mondiale, le persone erano piene di valori e il mare era pulito.
Si era felici, si giocava tutti insieme, eravamo tutti uguali e dove mangiavano in quattro mangiavano anche in cinque, sei o più. Nessuno aveva da studiare per l'estate e l'unico problema di noi ragazzi era non bucare il pallone, non rompere la bicicletta e le ginocchia giocando a pallone altrimenti quando rientravi a casa ti prendevi pure il resto.
Il tempo era bello fino al 15 di Agosto, il 16 arrivava il primo temporale e la sera ci voleva il maglioncino perchè era più fresco.

Intanto arrivava settembre, tornava la normalità. Si ritornava a scuola, la vita riprendeva, l'Italia cresceva e il primo tema a scuola era sempre.
"Parla delle tue vacanze". Oggi è tutto cambiato, diverso. La vacanza dura talmente poco che quando torni non sai manco se sei partito o te lo sei sognato. E se non vai ai Caraibi a Sharm o ad Ibiza sei uno stronzo. O magari hai tante cose da fare che forse è meglio se non parti proprio, ti stressi di meno.
Una risposta certa è che allora eravamo tutti più semplici, meno viziati e tutti molto più felici, noi ragazzi e pure gli adulti. La società era migliore, esisteva l’amore, la famiglia, il rispetto e la solidarietà. Fortunati noi che abbiamo vissuto così.
La vita era quella vera insomma.