CAVEDINE. Val di Fiemme batte Belgio e Francia alla cronometro di Cavedine, prima sfida di un lungo weekend ciclistico per l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Il fiemmese Tommaso Donei (00:36.23) venerdì non ha lasciato scampo al belga Filip Speybrouck (00:36:38) ed al francese Grégory Cassini (00:36:47), questione di pochi attimi, sufficienti a determinare una vittoria o una sconfitta.
Stanco ma felice, Donei racconta la propria spettacolare performance: «Speravo di arrivare a podio ma vincere non era tra le mie aspettative. La calura e la salita conclusiva erano gli ostacoli maggiori, ma ho preservato le energie in vista degli ultimi 5 km ed è andata bene. Sono di Varena e difficilmente mi perdo la cronometro della Valle dei Laghi, ho vinto anche per il mio team, il Bren Team di Trento».
Intensa anche la competizione al femminile, con la germanica Carola Skarabela (0:43:33) ad imporsi davanti ad Olga Cappiello (0:43:37), atleta “longeva” sempre in ottima forma, e Kerstin Brachtendorf (0:43:42): «Gara contro il tempo ma il percorso veloce e vario lo fa passare, nonostante sia molto duro per i velocisti».
Scattati, uno ad uno, dalla piattaforma di Cavedine, “spinti” da uno che di sfide a cronometro se ne intendeva, il “falco” Paolo Savoldelli, da anni voce narrante degli eventi dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi ed ASD Charly Gaul Internazionale. Tra le personalità di spicco vi era anche il presidente della Fci Renato Di Rocco, incaricato di premiare gli atleti, tra i quali si sono distinti anche gli altri trentini Tarcisio Linardi (8°) e Marcellina Dossi (6a).
Fra le donne (sedici concorrenti) accanto a DONEI la campionessa che domenica affronterà anche “La Leggendaria Charly Gaul”, si tratta della tedesca Carola Skarabela (0:43:33), davanti ad Olga Cappiello (0:43:37), atleta ‘longeva’ sempre in ottime condizioni fisiche, e Kerstin Brachtendorf (0:43:42): “Gara organizzata nel migliore dei modi – afferma Skarabela -, il percorso così vario è molto duro ma fa passare il tempo, è abbastanza lunga ma passa veloce. Seconda volta qui per me, lo scorso anno arrivai terza. Sono la responsabile del marchio Alé per la Germania, quindi vengo spesso in Italia, mi piace molto”. A premiare i velocisti, oltre al “falco” Savoldelli sempre pronto a narrare le gesta degli atleti, vi era Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana.
Il fiemmese Donei siede sul palco, stanco ma felice in attesa delle premiazioni: “L’obiettivo di giornata era quello di arrivare a podio, la vittoria mi ha un po’ sorpreso. Gran caldo, la salita mi ha fatto soffrire molto e sapevo che la differenza lungo questo percorso si faceva negli ultimi 5 km, un falsopiano che da dove si scollina porta all’arrivo. Ho dunque risparmiato un po’ sulla salita per dare il 110% qui ed è andata bene. Le cronometro mi si addicono e le preferisco alle granfondo, io sono di Varena (TN) ed è la terza volta che gareggio in questa prova, è sempre bello venire qui e fa piacere anche per la mia squadra, il Bren Team di Trento, ho proprio ottenuto una vittoria “in casa”. Vincere davanti a due corridori così forti è speciale, questo percorso così vario ti permette di fare salite, discese, ed infatti c’è il dubbio se utilizzare una bicicletta da cronometro oppure una normale, ma la prima fa guadagnare molto nei tratti pianeggianti”.
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