ho vissuto
PAOLO DECARLI HA FESTEGGIATO IL SUO ENNESIMO TRAGUARDO.
TRENTO, 23 MARZO 2015. Il “DECA” ha raccolto tutte le persone più care per festeggiare la "sua" giornata veramente particolare. Famiglia, colleghi, i suoi amici ciclisti e compagni di club, riuniti fra le accoglienti mura del Bar FONTANARI per una festa tutta speciale. Paolo Decarli dopo una prima laurea in economia conseguita con 110 nel 2012 ha completato il proprio percorso di studi conseguendo la Laurea Magistrale in Management. Non solo bici dunque per il poliedrico atleta della BRAO CAFFE’ che ha saputo ritagliarsi fra i suoi molteplici impegni anche il tempo da dedicare agli studi. Del DECA vogliamo ricordare le più significative glorie ciclistiche come la vittoria assoluta nell’ultima edizione della BOLGHERA, il campionato Italiano a cronometro singolo del 2011 e il primo posto assoluto nel campionato italiano a coppie dell’anno precedente
con Sabrina
Spero che quando si prende quel salto
Non temete la caduta
Spero che quando l'acqua sale
Si crea un muro
Io, ho fatto tutto
Io, ho fatto tutto
Ho posseduto ogni secondo
Che questo mondo potrebbe dare
Ho visto tanti posti
Le cose che ho fatto
Sì, con ogni osso rotto
Giuro che ho vissuto
la mamma
Stefy
Carlo il falegname
Spero che passi le tue giornate
Ma tutti si sommano
E quando quel sole va giù
Spero che alzi la coppa
Mi auguro che ho potuto testimoniare
Tutta la vostra gioia e tutto il vostro dolore
Ma fino a quando il mio momento arriverà
ARRRIVATO!
Matteo!
Gaia
Fontanari Silvano, Marcy, Gabry, Massimo Scania, Janes , Paolo, ..Andrea
Dirò...
Io, ho fatto tutto
Io, ho fatto tutto
Ho posseduto ogni secondo
Che questo mondo potrebbe dare
Ho visto tanti posti
Le cose che ho fatto
Sì, con ogni osso rotto
Giuro che ho vissuto
Charly Fulvio!
fam. Decarli
”Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato,
ma non dimenticate che la tua vita è la più grande azienda al mondo.
Solo tu puoi impedirle che vada in declino.
In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza.
Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti.
Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell’anonimato.
Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide, incomprensioni e periodi di crisi.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.
È attraversare deserti fuori di sé, ma essere in grado di trovare un’oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un “No”.
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice.
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza.
Non mollare mai, non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!”
(Papa Francesco)