"Un migliaio di parole non lasciano un’impressione tanto profonda quanto una sola azione".
"Le cose belle non serve programmarle, succedono senza ragione. È questo il bello."
- Piace a Paolo Guaitoli, Mattia Bisoffi, Licia Comper e altri 89.
- Walter Beatrici Mi son sicur che la to miglior Marcialonga, sia la prossima!!!! Vai che sei fortissima!!!!
- Marcy Dossi Ciao Marcella, Ce l'hai fatta! Marcialonga in 3:58.21,0 / 45. posto cat F 50-59 generale 205. posto. Complimenti da Datasport.
- Antonia Dossi ...........ma x te, più il tempo passa e più migliori ??? Dov'è il segreto !!!!!! BRAVISSIMA Complimenti..
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Perché la Marcialonga è ... la S.c. Marcialonga
Spesso mi sono chiesto perché la Marcialonga (una delle più celebri granfondo di sci nordico del mondo, 70km tra le valli di Fassa e Fiemme - quest'anno 57 km per scarsità di neve) generi emozioni così forti, precedute quasi sempre da una forte - a volte insopportabile - ansia. Per comprenderlo credo che sia importante entrarci dentro. Io ci provo. La Marcialonga
* è un viaggio di circa 4/5 mesi, tra allenamenti a secco e sulla neve, alzataccie, sforzi, sacrifici e scuse improponibili con la moglie (o con il marito)
* è amicizia tra i compagni di avventura, che si tramuta in rivalità accesa nel giorno della gara, per poi diventare sfottò per alcuni giorni e poi di nuovo amicizia pura
* è gente di Fassa e Fiemme. Lungo tutto il percorso sei seguito da centinaia di persone e c'è una netta differenza, vista dalla gara, tra i fassani e i fiemmazzi ed i turisti: i primi ti sorridono perché ti capiscono e ti amano; i secondi perché appari strano. I primi ti chiamano per nome; i secondi ti dicono bravo/forza/hop hop. I primi ti spingono con lo sguardo; i secondi si chiedono perché lo stai facendo. Non sarebbe Marcialonga senza i suoi abitanti.
* è il paradiso dell'omertà. Se speri di capire come qualcuno abbia sciolinato sei un illuso sprovveduto. Così come se vuoi sapere quanto un altro si sia allenato. Prima della gara sono tutti impreparati, reduci da infortuni, apparentemente sicuri di aver azzeccato la tenuta ed in realtà follemente preoccupati di aver sbagliato, dispiaciuti per non aver potuto allenarsi al meglio per impegni famigliari (se poi chiedi alla moglie ti dirà che non era mai a casa ...). Dopo la gara se il risultato è stato negativo tutto viene confermato e amplificato; altrimenti magicamente viene cambiato: devo dire che quest'anno sono riuscito ad allenarmi bene ...
* è la più grande prova di tenuta per un matrimonio. Le mogli (o i mariti) ed i figli si appioppano almeno un mese di silenzi, occhi assenti, messaggi indecifrabili con sigle come CH CF TOKO SWIXX ecc., nervosismo, verità confutate prima della gara; dopo la gara almeno una settimana di commenti, elogi, classifiche, dati, pettorali che girano per casa e una borraccia Enervit in più da mettere via.
* è il vero trionfo del volontariato. Persone che dalle 8 di mattina a -10° fino a notte rimangono a bordo pista per passarti un tè, un bicchiere di sali, un pò di uvetta oppure per cambiarti un bastoncino, per sciolinarti per la Cascata e così via. Sempre sorridente; mai permalosi perché l'atleta ti butta li un bicchiere vuoto proprio sui tuoi piedi; sempre fieri della loro appartenenza a questo evento
* è la cascata: gli ultimi due chilometri tutti in salita messi li apposta per darti qualcosa a cui pensare per tutti gli altri 68 km. E' l'incubo, soprattutto se dopo cento metri ti accorgi che gli sci non tengono. E' la prova maestra, quella che ti dirà che sei un campione, uno che non molla mai, uno che finisce le cose che inizia. La maledici prima; la benedici poi perché ti da la più forte pacca sulla spalla che qualcuno possa mai darti
* sono gli atleti con i pettorali 4000/5000/6000/7000. Sono loro i miei eroi. Quando torno in pulmann a prendere la macchina alla partenza, li vedo giu in valle a spingere. Sudano, soffrono ma a differenza dei primi, sorridono sempre. Sono indistruttibili, veri esempi ti perseveranza e tenacia.
* è viale Mendini (l'arrivo). Quando arrivi tra le ultime case di Cavalese e vedi le bandierine per terra di viale Mendini, sai che è fatta. Vorresti che il tempo si fermasse, che tutti ti vedessero; o forse vorresti uscire dal tuo corpo e guardarti dall'alto. Ce l'hai fatta; è finita; sei un eroe; sei un grande ed è solo questo che conta. Tutti applaudono, ti chiamano, ti spingono fino al traguardo ed è l'estasi.
* è una gigantesca sfida con te stesso. Alla fine tutto quello che rimane è un enorme quantità di emozioni che servono solo a dirti che ne è valsa la pena. Qualsiasi sia il risultato tu c'eri; eri li e tutti intorno a te hanno fatto si che queste emozioni si scolpiscano nel tuo cuore. Non riuscirai mai a ringraziarli tutti con le parole. Ma se potessero vedere il tuo cuore su viale Mendini, capirebbero quanto sono stati importanti per te e quanto tu li ami.