martedì 4 febbraio 2014

una donna forte







Una donna forte si impegna ogni giorno per mantenere 


il suo corpo in 

forma.

Ma una donna coraggiosa costruisce relazioni per 

mantenere la sua anima in forma.


Una donna forte non ha paura di niente.



Ma una donna coraggiosa dimostra coraggio in mezzo 


alla paura.


Una donna forte, non permette a nessuno di avere la 


meglio su di lei.


Ma una donna coraggiosa dà il meglio di sé a tutti.



Una donna forte fa errori ed evita di ripeterli in futuro.



Una donna coraggiosa capisce che gli errori della vita 


possono anche essere benedizioni 

inaspettate, e capitalizza su di essi


Una donna forte indossa uno sguardo di fiducia sul 



viso.



Ma una donna coraggiosa indossa grazia.



Una donna forte ha fede di essere abbastanza forte per 


il viaggio.


Ma una donna coraggiosa ha fede che è nel viaggio che 


diventerà forte.






giovedì 30 gennaio 2014

Ciao Raffaella












Belle e semplici parole. Tante volte era arrivata vicina alla convocazione in nazionale di corsa in montagna....questa volta è "stata convocata" e la chiamata è arrivata da molto in alto! Ciao Raffa...ciao.


Ciao Raffaella… Assieme abbiamo percorso tanti sentieri e adesso è strano pensare al Circuito Sat senza di te…grande atleta protagonista in tantissime gare, sempre al vertice: quante volte sei salita sul gradino più alto, lottando fino all’ultimo metro anche quando non eri in perfetta forma...ma questo poco importava: l’importante era esserci. Ma soprattutto per tutti eri la Raff, una amica straordinaria… grandi valori nel tuo cuore… leale, sincera e con un sorriso sempre per tutti. Il Circuito tra poco ripartirà ma non senza di te, perché siamo certi che sarai sotto lo striscione di partenza con il tuo sorriso, dentro il cuore di ogni uno di noi. Il direttivo del Circuito Sat

29-30-31 i giorni della merla



29-30 -31 gennaio: i giorni della merla

Sono i tre giorni più freddi dell’anno: il 29, il 30 e il 31 gennaio sono «i giorni della Merla» , un modo di dire nato al nord, tra le parti di Lodi e Cremona, e poi diventato celebre in tutta Italia. Che c’entra la merla? Secondo la leggenda, proprio negli ultimi giorni dell’anno una merla e o suoi piccoli, che in origine erano candidi come la neve, si ripararono in un comignolo di una casa, per sfuggire al freddo. Usciti dal camino solo il primo di febbraio, erano tutti neri. Da quel giorno tutti i merli, maschi e femmine, nacquero scuri. Un’antica tradizione narra che la merla dalle splendide piume bianche era vittima di Gennaio, un mese dispettoso che ogni volta che l’uccellino usciva dal nido per procacciare il cibo per i suoi piccoli, faceva ghiacciare il terreno su cui la merla metteva le zampine. La merla era stanca di questo comportamento e un bel giorno decise di fare una bella scorta di provviste, da bastare per un mese. All’epoca, Gennaio durava solo di 28 giorni e quando la merla uscì dal nido, contenta di aver beffato Gennaio, il mese si arrabbiò e chiese in prestito all’accomodante Febbraio altri tre giorni per scatenare neve, ghiaccio e freddo. La povera merla dovette ripararsi in un camino e il suo piumaggio si scurì per sempre. Questa antica leggenda affonda le sue origini sul calendario romano che in origine prevedeva per gennaio solo 29 giorni: probabilmente l’aggiunta di giorni e il freddo di quel periodo diedero origine al successo della fiaba della merla bianca divenuta nera.

mercoledì 29 gennaio 2014

TI RICORDO FORTE, DECISA E SEMPLICE !!!

Raffaella Bailoni non ce l'ha fatta

BAILONIIl filo della speranza che teneva ancora in vita Raffaella Bailoni, si è spezzato ieri pomeriggio alle 16. A quel punto, dopo aver atteso invano un segno di ripresa della 50enne di Vigolo Vattaro, i medici hanno dovuto, purtroppo, staccare le macchine che la tenevano in vita. Una tragedia, quella che ha toccato Raffaella e la sua famiglia, con il marito Paolo e gli adorati figli Tania e Giacomo, dalla quale i suoi cari hanno voluto far nascere la speranza di vita per altri. Per questo la decisione di dare l'assenso alla donazione degli organi di Raffaella. Ieri, in serata, dovevano iniziare le operazioni di espianto.
Una scelta generosa, quella di Raffaella, come generosamente lei ha vissuto sempre, prima che l'incidente le spegnesse il sorriso, dopo due giorni in cui ogni speranza è andata delusa.
Il Calvario, per Raffaella, i suoi cari e tutti quanti le volevano bene, è iniziato domenica. Tre giorni fa, di mattina, Raffaella era partita di casa alle 8.30 per il consueto allenamento, sui familiari sentieri della Marzola. Ma da quell'allenamento, purtroppo, l'atleta di corsa in montagna non aveva fatto ritorno. Alle 14 dello stesso giorno, Raffaella era stata ritrovata 100 metri a valle di un sentiero.
Le conseguenze della caduta erano risultate subito gravi, tanto che era stata trasferita in rianimazione all'ospedale Santa Chiara. Dopo oltre 48 ore di attesa e di preghiere, però, ieri pomeriggio alle 16, quando i medici hanno deciso di staccare le macchine che tenevano in vita Raffaella, tutte le speranze si sono dissolte. «In questi momenti - spiega il marito Paolo - c'è tanta confusione dentro. Ora speriamo di trovare la forza per andare avanti. Dobbiamo farlo, Raffaella ci ha insegnato questo, dobbiamo cercare momenti di gioia e di sorriso».

bellissima

0 11007
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere.
Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.
Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore.
Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l’anima vicina alla pelle.
Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro.
Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.
(M. Bagatella)

martedì 28 gennaio 2014

MONICA LA SUA PRIMA MARCIALONGA 26.01.14




MAMMA DI TRE BIMBI NATA IL 31.12. COME ME,IMPRENDITRICE COME ME.

 DECIDE DI FAR LA MARCIALONGA METTENDO I SCI A OTTOBRE 2013 PER FAR LA MARCIALONGA 
CHIEDE A ALE DI INSEGNARLI E COSI DEDICA TUTTO IL TEMPO CHE POTEVA TOGLIERE AD ALTRI IMPEGNI, PER IMPARARE.....E IN BARBA A CHI NON CI CREDEVA LA FINITA ..!!!












































                              CHE BELLE SIAMOOOOOO

Buona gara a chi???
A chi non ci pensa due volte.
A chi non pensa ai “ma”, ai “però” perché sono meglio i rimorsi dei rimpianti.
A chi si butta senza vedere cosa c’è sotto.
A chi sfrutta tutte le possibilità.
A chi se non ne ha se le crea.
A chi crede che anche le cose più assurde e impensabili possano succedere e quindi perché non provare?
A chi non si preclude nulla dalla vita.
A chi dice “almeno c’ho provato” e c'ero anchio.



  ARRIVATA PRIMA DI DAVIDE TRIMELONI E TUTTI E DUE SOTTO LE OTTO ORE.
               MASSIMO FIERO DELLA MONICA LE AVEVA PREPARATO I CARTELLI
   CON ALESSIO VOLANI SI FESTEGGIA CON LA CREMA PASTICCERA DEL GREG
.....penso che un assistenza cosi poteva finire anche un 

"iroman"...un signore su la cascata ha detto " ma di quale 

paese è sindaco la Signora con tutto sto tifo?"