venerdì 28 marzo 2014

PER NON DIMENTICARE..

La lettera dei genitori al figlio che non c'è più

solitudineUn anno fa decideva di togliersi la vita F.T., un giovane roveretano. I suoi genitori hanno mandato una lettera al nostro giornale scritta come se fosse direttamente inviata al giovane. Abbiamo deciso di pubblicarla perché si tratta di un appello a tutti i giovani perché si rimettano in gioco affrontando con i propri genitori i problemi. Abbiamo però deciso di mettere solo le iniziali del ragazzo, per non alimentare inutili morbosità rispetto a un gesto tragico e drammatico.

LA LETTERA 
«Ciao F. - scrivono i genitori - è passato un anno da quando hai deciso di lasciarci e di non combattere più per i tuoi sogni.
È passato un anno in cui noi ci siamo macerati nella ricerca di una risposta all'unica domanda che, ormai, ci rimane nella mente, ossia «perché». Una domanda che rimarrà senza una risposta per sempre, per il solo fatto che tu non sei qui a darci una conferma alle nostre ipotesi. Una domanda che è figlia del vostro modo di vivere i vari momenti della vita. Come hai avuto modo di scriverci nel tuo ultimo testo, «in questa vita, non c'è nulla che valga la pena di essere vissuto o per cui valga la pena vivere, a parte voi».
Questa è una delle cose che più ci fanno stare male. Evidentemente non era abbastanza. Noi abbiamo le nostre colpe, su questo non c'è dubbio, colpe che sono anche figlie del tempo che viviamo: un tempo in cui si sostituiscono gli affetti ed il piacere di stare assieme con la pratica sui «social». Tu eri particolare, sensibile, intelligente, sveglio e particolarmente voglioso di vita, di affetto, di attenzione e di ritrovare un caposaldo a cui fare riferimento, ma l'hai cercato nei posti sbagliati. Non ti sei accorto che gli unici «paletti» a cui potevi appoggiarti eravamo noi, i tuoi genitori, quelli che tu consideravi ormai «vecchi» e poco propensi a capire le tue esigenze ed i tuoi problemi. Ci preoccupavamo, magari cercavamo di importi alcune cose che non condividevi, anche dopo averne discusso. Non abbiamo mai cercato di importi scelte fatte da noi e ti abbiamo sempre lasciato la libertà di agire e di muoverti come meglio credevi, cercando di lasciarti più libero possibile perché ti prendessi le tue responsabilità ed i tuoi spazi. Forse abbiamo sbagliato e dovevamo imporci in maniera più netta e decisa ma eravamo convinti, come lo siamo tutt'ora, che eri in grado di capire e di autoregolarti. Una cosa non avevamo capito, ed abbiamo pagato a caro prezzo, ossia che eri più convinto che i tuoi riferimenti fossero gli amici invece di essere noi. L'hai capito anche tu, anche se troppo tardi, e quando ti sei accorto che alcuni di quelli che consideravi «amici» sfruttavano te e ti usavano, la delusione è stata talmente forte da farti perdere il senso del reale.
L'errore è stato quello di non averci considerati come «tuoi amici» ma solo come genitori. Ossia coloro che servono solo a mantenerti agli studi e farti avere i soldi per divertirti con gli amici, quelli veri, quelli che condividono le tue paure, le tue ansie, i tuoi problemi. Ma quelli che, alla vostra età, sono problemi giganteschi, alla nostra sono elementi che non consideriamo nemmeno, tanto sono minimi. Se è vero che le generazioni non sono confrontabili è vero che noi abbiamo superato problemi simili ed abbiamo trovato strade che possiamo indicarvi. Se voi ci permettete di farlo e ci parlate delle vostre paure, se ci permettete di capire cosa pensate e come vorreste affrontare questo mondo.Non siamo un bancomat a cui chiedere soldi, una trattoria in cui andare a mangiare o un rifugio dove trovare un letto per dormire. Siamo i vostri genitori, coloro che hanno abdicato alla loro vita propria per vivere una vita diversa assieme a voi, coloro che, se vi serve qualcosa, abbandonano tutto per darvi una mano, che fanno sacrifici perché troviate una strada più pianeggiante ma, evidentemente, non siamo in grado di comunicarvi questa volontà, oppure voi non riuscite a capirlo.
Quando siete nati, tu e tua sorella, alla dimissione dall'ospedale ci hanno dato un sacchetto con pannolini, creme ed altre cose di prima necessità ma mancava il «manuale di istruzioni del bravo genitore» (non l'hanno ancora stampato) e, quindi, abbiamo dovuto arrangiarci e cercare di fare del nostro meglio per affrontare una vita che nessuno ci aveva insegnato prima.
Ora ti dobbiamo lasciare ma vorremmo chiederti un ultimo piacere. Tu che ti sei tanto prodigato e speso per i tuoi amici, prova a far capire che noi genitori non siamo quella «palla al piede» che loro pensano, che quello che facciamo e diciamo non è per darvi fastidio e per ostacolarvi, che se vi chiediamo «cosa c'è» non è per farci gli affari vostri ma solo perché siamo preoccupati per voi. Noi siamo sempre qua ad aspettare che voi vi degnate di parlarci, di farci sapere cosa avete intenzione di fare, manifestarci i vostri problemi per poterne discutere assieme. Sarebbe un ultimo grande regalo che faresti a tutti noi genitori.
Grazie Fede. Mamma e papà».

martedì 25 marzo 2014

TRIATHLON


DIZIONARIO SPORTIVO

Triathlon

Uno sport, in forte ascesa a livello mondiale anche tra le star, composto da tre discipline di resistenza: nuoto, bici, corsa. Lo si pratica per stare in forma evitando routine sportive troppo noiose. Difficile e faticoso? Non sembrebbe. Due esperti ci spiegano tutti i lati positivi


Triathlon
Jennifer Lopez



























Il Triathlon è uno degli allenamente sportivi più in voga al momento. Per capire cos'è, ci affidiamo a Sandro Siviero, runner, triatleta e co-founder di Runlovers  :"Innanzitutto, il triathlon prevede "lunghezze" diverse a seconda del tipo praticato. Il triathlon sprint prevede 750 mt di nuoto + 20 km in bici + 5 km di corsa;  il triathlon olimpico, 1.500 mt di nuoto + 40 km di bici + 10 km di corsa. Come si può immaginare le due versioni comportano un diverso impegno, soprattutto riguardo l'approccio e l'allenamento. Per esempio, è possibile affrontare il Triathlon Sprint dopo una breve preparazione mentre per la versione olimpica o per l'Ironman (un Triathlon ancora più evoluto e duro) occorre allenarsi davvero di più."

Daniele Moraglia, co-owner di Sport Time sottolinea che: “Il grande fascino di questo sport è determinato anche dal fatto che si gareggia in posti da favola, come il mitico Ironman delle Hawaii, la finale mondiale che ogni anno porta circa 2000 atleti nelle isole statunitensi. O in Italia: a Pescara, l'Ironman Italy, a Rimini e in Sardegna (Forte Village, vicino a Pula) dove ci sono due tappe del Challenge Half Ironman. Per chi vuole iniziare da distanze corte, alla portata di tutti, può consultare sul sito Fitri il calendario completo della stagione 2014".

1. A chi si rivolge il Triathlon?
"Se questa domanda fosse rivolta a me", dice Sandro di Runlovers e tri-atleta, "risponderei che il triathlon è per gente che si annoia facilmente nel fare un solo sport. Correre è bellissimo, la bici dà meravigliose scariche di adrenalina e il nuoto è rilassante. Però ciascuno di questi sport fatto e ripetuto singolarmente può avere anche i suoi lati negativi: provate, per esempio, a pensare a chi nuota fissando per ore la riga blu sul fondo della piscina! Con l'allenamento, poi, diventa la cosa più naturale del mondo. Possono praticarlo bambini, giovani, adulti, donne e uomini: ci sono distanze per tutti. Oltretutto, lavorando su distanze relativamente brevi e differenziando lo sforzo, è uno sport di resistenza che sviluppa in modo completo il fisico senza causare particolari scompensi".

2. Come si prepara
Sandro di Runlovers: "Partiamo dal presupposto che il triathlon non sia la somma di nuoto, bici e corsa bensì un solo sport. Generalmente ci si iscrive a una società affiliata FITRI con allenatori qualificati che calibrano i carichi di lavoro sulla base delle caratteristiche di ciascun atleta. Ci si allena almeno 4 volte a settimana (2 per la disciplina dove sei meno forte, 1 + 1 per le altre due discipline), il bello è che allenandoti su specialità diverse ci si diverte sempre". Daniele Moraglia di Sport Time aggiunge: "Il bello del triathlon è poter variare, così se un giorno piove e non potete uscire in bici, c’è sempre il nuoto o se invece non riuscite a correre per un piccolo infortunio alla gamba, la piscina o una seduta leggera di bici vi può aiutare a recuperare senza interrompere i vostri allenamenti".

3. Come ci si veste?
Sandro di Run Lovers: "Per le gare si utilizza un particolare body (sì, come i supereroi!) in tessuto specifico che si asciuga velocemente dopo la parte di nuoto ed è realizzato con un fondello leggero per il ciclismo che comunque non dà fastidio per quando si nuota o corre. Alcune gare (in base alla temperatura dell'acqua) possono prevedere l'uso di una muta. Per il ciclismo è ovviamente indispensabile avere una bici da corsa (le bici spaziali da cronometro si possono usare solamente per le gare "no-draft", ovvero dove non è consentito stare in scia a chi ti precede). Per gli allenamenti invece si usa la tenuta propria di ciascuno sport."

GUARDA: COSA INDOSSANO GLI ATLETI DI TRIATHLON


4. Rischi
Sandro di Runlovers: "La dipendenza da endorfine".

5. Perché è diventata così di moda anche tra le donne?
"Perché è sinonimo di vita sana, attiva, non è affatto noioso e permette di scaricare lo stress. Aumenta molto la fiducia in se stesse. E poi... non vedete quanto sono belle le triatlete?", conclude con ironia Sandro di Runlovers.

sabato 22 marzo 2014

CENA CON I CUGINI 22.03.14

GIORGIO E  DOMENICO SI TROVANO UNA DOMENICA E DECIDONO DI ORGANIZZARE UNA CENA FRA CUGINI 
CHE DIRE UNA SERATA STUPENDA

bellissima serata con i cugini è sempre bello ricordare i vecchi tempi !!









































mercoledì 19 marzo 2014

19 marzo festa del papà auguri Fortunato tvb


14 Marzo 2014 sellaronda i mitici non mancano


BRAVISSIMIIIIIIIIIIIIIIII



 Eccoli alla partenza allo stadio GREG ANDREA MASSIMO CLAUDIO
Sono tante le scommesse su questo Sella ronda!!
 RICCARDO E CINZIA LA FANNO DA INNAMORATI LEI LA SUA PRIMA GARA IMPORTANTE CON LE PELLI E UNA BRONCHITE CHE LA TORMENTA MA E'ALLA PARTENZA CHE PARTE!!!!

 PAPA' E FIGLIO ALE E ROBY FANNO INVIDIA A TUTTI UNA BELLA COPPIA E AFFIATATA.!!! E' IL SECONDO ANNO CHE LA FANNO ASSIEME!!
 Ecco Giuliano e Lorenzo alla partenza sempre presenti !!!


 LA PRIMA COPIA A FINIRE GREG E ANDREA PURTROPPO GREG CONGESTIONE RICOVERO ALL' OSPEDALE DI BRUNICO MA IL SUO COMPAGNO NON LO MOLLA LE FA ASSISTENZA FINO ALLA FINE ANCHE QUESTA E' AMICIZIA bravo Andrea
 FINALMENTE SI SONO TROVATI ARRIVATI ALL'ARRIVO PRIMA MASSIMO E DOPO CAIO.
CAIO ASPETTAVA MAX IN CIMA E MAX ASPETTAVA CAIO ALL'ARRIVO ANCHE QUESTO è AMORE DI COPPIA ...DICONO LE COPPIE SEMPRE ASSIEME NON DURANO VOI DUE                              SIETE FATTI PER GAREGGIARE INSIEME UNA VITA!!!GRANDI

 PER FORTUNA NON CI SONO FOTO CHE PARLANO DELLE RAGAZZE ALL'ARRIVO DISPERATE PERCHE' CAIO E COA NON ARRIVAVANO E QUANDO SONO ARRIVATI UNO MANCAVA....PENSO CHE SOLO LORO SANNO COSA HANNO PROVATO !!!
ECCO CINZIA E RICCARDO ALLA FINE TERMINATA E CON UNA FELICITA' IMMMENSA 
PENSO CHE NESSUNO PUO' CAPIRE COSA HA PROVATO CINZIA A FINIRE UNA GARA COSI CON RICCARDO!!! 

CHE DIRVI RAGAZZI VE VOI BEM A TUTI E BRAVI BRAVI BRAVI !!!!!


venerdì 14 marzo 2014

DECALOGO DELLE MOGLI 1960


OGNI TANTO E' BENE RICORDARLO... 
Decalogo dell'Azione Cattolica per le mogli , pubblicato nel 1960

Vi siete sposata davanti a Dio e agli uomini
Dovete essere all'altezza della vostra missione.

LA SERA QUANDO RIENTRA
Preparate le cose in anticipo, in modo che lo attenda un pasto delizioso.
E’ un modo per fargli sapere che avete pensato a lui e che vi prendete a cuore i suoi bisogni.
SIATE PRONTA
Prendete quindici minuti per riposare al fine di essere distesa.
Ritoccate il trucco, mettete una fascia tra i capelli e siate radiosa e Avvenente.
Ha passato la giornata in compagnia di gente oberata di fastidi e di lavoro.
Occorre rallegrare la sua dura giornata, ed è uno dei vostri doveri fare in modo che ciò avvenga.
Vostro marito avrà la sensazione di essere approdato a un porto quieto, e questo renderà parimenti felice anche voi.
In definitiva, vegliare sul suo benessere vi procurerà soddisfazione una personale.
RIDUCETE AL MINIMO OGNI RUMORE
Al suo arrivo, eliminate tutti i rumori degli elettrodomestici: lavatrice, asciugabiancheria o aspirapolvere.
Incoraggiate i bambini a stare buoni.
Accoglietelo con un sorriso caloroso e mostrate sincerità nel vostro desiderio di piacergli.
ASCOLTATELO
E’ possibile che abbiate una dozzina di cose importanti da dirgli, ma non è il momento opportuno quello in cui lui fa ritorno a casa. Lasciatelo parlare per primo, ricordate che i suoi argomenti di conversazione sono più importanti dei vostri.
NON VI LAMENTATE MAI SE RIENTRA TARDI
O se esce per cena o per andare in altri luoghi di divertimento senza di voi.
NON ACCOGLIETELO CON LAMENTELE E PROBLEMI
Ricevetelo con tutti i comfort. Proponetegli di rilassarsi su una sedia comoda, o di andare a stendersi in camera da letto. Parlate con voce dolce, tranquillizzante.
Non fategli domande e non mettete mai in discussione il suo giudizio o la sua integrità.
Ricordate che è il padrone di casa e che, in quanto tale, eserciterà sempre la sua volontà con giustizia e onestà.
QUANDO HA FINITO DI CENARE SPARECCHIATE LA TAVOLA E LAVATE RAPIDAMENTE I PIATTI
Se vostro marito si offre di aiutarvi, declinate la sua offerta, perché si sentirebbe obbligato a ripeterla in seguito, e dopo una giornata lunga e faticosa non ha affatto bisogno di lavoro Supplementare.
Incoraggiatelo a dedicarsi ai suoi passatempi preferiti e mostratevi interessata senza tuttavia dare l’impressione di sconfinare nel suo territorio.
Fate in modo di non infastidirlo parlandogli, perché gli interessi delle donne sono spesso piuttosto insignificanti in confronto a quelli degli uomini.
Una volta che vi siete ritirati in camera entrambi, preparatevi a mettervi a letto prontamente.
NELL’ANDARE A CORICARVI, ASSICURATEVI CHE IL VOSTRO ASPETTO SIA A SUO MEGLIO
Cercate di avere un aspetto avvenente, ma non conturbante. Se dovete mettervi della crema o dei bigodini, attendete che si sia addormentato, perché potrebbe essere uno shock per lui addormentarsi davanti a un tale spettacolo.
PER QUEL CHE CONCERNE LE RELAZIONI INTIME CON VOSTRO MARITO
E’ importante ricordare le promesse di nozze, e in particolare l’obbligo di obbedirgli.
Se ritiene di avere bisogno di dormire immediatamente, che sia così.
Lasciatevi sempre guidare dai suoi desideri e non fate in alcun modo pressione su di lui per provocare o stimolare una relazione intima.
SE VOSTRO MARITO SUGGERISCE L’ACCOPPIAMENTO
Accettate allora con umiltà, tenendo a mente che il piacere dell’uomo è più importante di quello della donna.
Quando raggiunge l’orgasmo, un piccolo gemito da parte vostra lo incoraggerà, e sarà sufficiente per indicare ogni forma di piacere che possiate avere provato.
SE VOSTRO MARITO SUGGERISCE UNA QUALUNQUE TRA LE PRATICHE MENO CORRENTI
Mostratevi obbediente e rassegnata, ma indicate un’eventuale mancanza di entusiasmo osservando il silenzio. E’ possibile che vostro marito si addormenti allora rapidamente: ricomponetevi, rinfrescatevi e mettete la crema da notte e i prodotti per i capelli.
POTETE QUINDI PUNTARE LA SVEGLIA
Al fine di essere in piedi un po’ di tempo prima di lui, la mattina.
Questo gli consentirà di avere la tazza di tè del mattino a disposizione non appena si sveglierà.

mercoledì 12 marzo 2014

impariamo dalle FORMICHE!

Formica
Penso che tutti dovremmo studiare le formiche, loro hanno una stupefacente teoria in quattro parti, ecco la prima: Le formiche non mollano. Questa è una buona filosofia. Se stanno andando in un posto e tu provi a fermarle, loro cercano un’altra strada, scalano sopra, scavano sotto, girano attorno; iniziano a cercare un’altra strada. Che filosofia chiara! Non smettere mai di cercare una strada per arrivare dove vuoi andare. Secondo, le formiche durante tutto l’inverno pensano all’estate. Questo è molto importante. Durante l’inverno le formiche ricordano a se stesse: “Non durerà a lungo; usciremo presto di qui.” E il primo giorno che la temperatura si alza un po’ le formiche escono. Se ritorna il freddo, rientrano, ma poi appena si riscalda riescono. Non vedono l’ora di uscire. Continuano a pensare positivamente. La terza parte della filosofia delle formiche è che le formiche per tutta l’ estate pensano all’inverno. Questa è un ottima prospettiva. Non puoi essere cosi ingenuo da pensare che l’estate duri per sempre. Quindi le formiche raccolgono d’estate il cibo per l’inverno. Un vecchio saggio dice:” Non costruire la tua casa sulla sabbia d’estate.” Perché abbiamo bisogno di un tale consiglio? Perché è importante essere realistici. In estate devi pensare alla roccia e al temporale, mentre ti godi la sabbia e il sole. E questa è l’ultima parte: Una formica d’estate, Quanto cibo raccoglie per l ‘inverno? Tutto quello che gli è possibile. Che incredibile filosofia; la filosofia ”tutto-quello-che-è-possibile”. Wow, che stupenda lezione da imparare, il seminario delle formiche: Non mollare mai, stai positivo, pensa al futuro e fai tutto quello che puoi.

sabato 8 marzo 2014

Pedri Cristina r.i.p.

Travolta sulle strisce, muore a Rovereto

rovereto incidenteUn rumore sordo, nemmeno tanto forte. A chiudere gli occhi pareva che non fosse successo niente di grave. Invece il dramma era lì, sull'asfalto. Cristina Pedri, 54 anni, roveretana, è stata investita al semaforo di corso Rosmini. La sua bicicletta, quella in sella alla quale la si vedeva passare in città, non poteva proteggerla contro quel camion. E l'impatto, devastante, non le ha lasciato alcuna possibilità. È morta sul colpo, schiacciata dalle ruote. Mentre i passanti erano immobili a lato strada, increduli.
Perché il semaforo di corso Rosmini è il cuore della città. È noioso, lungo per i pedoni. Ma mai nessuno ne aveva colto la pericolosità. Fino a ieri. È accaduto alle 13.30. A quell'ora Cristina Pedri era uscita dal negozio Cisalfa di via Tacchi, dove lavorava da decenni, dov'era un'istituzione. Doveva andare in posta. In sella alla bici si è diretta lungo corso Rosmini. L'unico dato certo è che al momento dell'impatto era in mezzo all'incrocio con via Fontana: si trovava un metro a sinistra dalle strisce pedonali. Stava attraversando l'incrocio. In quel momento è passato un camion, che da corso Rosmini ha svoltato a destra su via Fontana. E l'ha investita in pieno. 

L'altro dato certo è che il camion qualche istante prima era fermo al semaforo. È partito quando è scattato il verde. A dirlo sono due automobilisti che lo seguivano a bordo di un furgone. 
Se queste sono le certezze, l'unica spiegazione attualmente possibile - visti anche i rilievi dei vigili urbani - è che la bicicletta e il camion fossero appaiati, su corso Rosmini. Entrambi fermi al semaforo. Ma il camion nemmeno ha visto la donna: troppo alto il mezzo pesante, troppo bassa la bicicletta. Quando è scattato il verde lei dev'essere andata dritta, il camion deve aver fatto manovra senza nemmeno accorgersi che c'era qualcuno alla sua destra. Questa è quantomeno la ricostruzione dei vigili urbani, a poche ore dalla tragedia. Una ricostruzione che ha tuttavia poche basi d'appoggio: i testimoni (che pur a quell'ora devono esserci stati, in via Fontana) si sono dileguati prima dell'arrivo delle forze dell'ordine. Chi ha visto, ha visto solo il camion, da dietro.
L'ha visto fermarsi all'improvviso, ha visto scendere l'autista, che ha iniziato a gridare disperato, prendendosi a pugni in testa. Una ricostruzione che combacia con quanto raccontato dallo stesso autista del camion, sentito ieri dalla polizia municipale. Ha detto di non aver visto nulla. Ha sentito un rumore, ha immaginato di aver toccato qualcosa in alto. Per questo è sceso, solo per controllare. E ha visto una scena agghiacciante. La stessa che si è presentata ai soccorsi, qualche istante più tardi. La bicicletta letteralmente spaccata in due: da una parte le ruote, dall'altra il telaio, incastrato sotto il mezzo pesante. E la donna, incosciente, era sotto il camion, parte del corpo incastrato sotto una ruota. Una scena straziante, davanti alla quale non restava niente da fare. Ma ci hanno provato lo stesso. Sia i medici dell'ambulatorio di corso Rosmini, che sentito il trambusto sono scesi in strada, sia la Croce Rossa di Folgaria in quel momento di passaggio sul corso, sia il 118. Ci hanno provato, ma si sono dovuti arrendere. Non c'era modo di evitare il dramma.

50 ANNI del Magno Riccardo FESTONAAAA

festeggiati alla grande alla stube del galletto a Cadine
 non manca nessuno dott. Sembe, Maister, Ing. Monti, architetto Nazzi , Mentore
























    Gregorio Nicolodi, Magno e Sembenini Tutti e di più Romina Ale Nicoletta Sandro Bruschetti Francesca ecc. ecc.

LA CLASSICA DEL MAGNO L'IMPORTANTE NON E' ESSER FORTI MA BELLI!!!


                                                 la torta del Bologna!!!

                             

SI AVREBBE DOVUTO FESTEGGIARE IN CIMA ALLA PAGANELLA DOPO UNA RISALITA MA IL MAGNO HA UN PIEDE INGESSATO E COSI LA FESTA SI E' FATTA AL GALLETTO.!!